Il personaggio di fantasia Peter Pan creato dallo scrittore scozzese J. M. Barrie e protagonista dell’omonimo cartone animato Disney sarebbe un’angelo della morte con il compito di accompagnare mano nella mano le anime dei bambini verso il regno dei cieli.
L’agghiacciante teoria è emersa sul web, a seguito dell’intuizione di alcuni utenti, secondo la quale J. M. Barrie, autore del libroPeter and Wendy, avrebbe perso suo fratello David due giorni prima del suo quattordicesimo compleanno, a causa di un incidente sui pattini. Barrie e sua madre ne furono gravemente afflitti, ma quest’ultima trovò giovamento nell’idea che David non sarebbe cresciuto e sarebbe rimasto per sempre a casa con loro. Da qui scaturirebbe l’idea alla base del personaggio di Peter Pan.
Questa intuizione trova conferma nel primo capitolo del libro Peter Pan, dal titolo Peter Breaks Through. Secondo quanto emerge tra le righe di quest’opera, sarebbe uno psicopompo, ovvero una figura mitologica, presente in molte credenze e religioni antiche, adibita ad accompagnare le anime degli uomini nell’oltretomba.
Intanto sui social impazzano i meme sulla teoria, uno dei quali riporta:
Peter Pan era un angelo che conduceva mano nella mano i bambini in paradiso (“L’isola che non c’è”). Ecco perchè non sono mai cresciuti: perchè erano morti. Boom. Infanzia rovinata.
Per quanto sia sconvolgente scoprire la presunta genesi di uno dei personaggi simbolo del mondo Disney (nel 2022 dovrebbe uscire un remake del cartone animato dal titolo Peter Pan & Wendy), sarà interessante scoprire se questa teoria emersa sul web troverà altri appigli filologici, o se resterà nell’etere delle leggende degli utenti.