Ennio Morricone – 10 canzoni pop immortali che ne recano l’impronta [ASCOLTA]

10 brani della musica leggera e "pop" a cui il maestro ha preso parte

Ennio Morricone
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L’Ennio “pop” che non conoscete: Morricone e la musica leggera

Ennio Morricone non è stato un compositore, ma “il” compositore. E non lo dicono i suoi Premi Oscar – il primo consegnatogli dopo ben 5 candidature il 25 febbraio 2007 da Clint Eastwood – il Leone D’Oro alla carriera, il Polar Music Prize dall’Accademia Reale svedese di musica,  il premio alla carriera dalla SPFM – Society for Preservation of Film Music.

E neanche i tanti tributi che gli sono stati fatti nel mondo (ricordiamo che Quentin Tarantino in Kill Bill: Volume 1 e Bastardi Senza Gloria cita volutamente le musiche di Morricone realizzate per Sergio Leone e per i Fratelli Taviani; così come Gore Verbinski in Pirati dei Caraibi – Ai confini del mondo).

Lo dice il fatto che i suoi successi sono divenuti immortali e che ogni volta che parliamo di lui – ogni singola volta – lo rimpiangiamo. E non solo noi italiani, noi popolo mondiale. Ma sapete che tra le sue composizioni ce ne sono alcune decisamente meno western e più pop? Parliamo di canzoni della musica leggera di ogni tempo celebri e cantatissime. E dietro c’era poprio lui, Ennio. Eccone 10.

Se Telefonando – Mina (1966)

“Se telefonando io potessi dirti addio ti chiamerei”. Chi non ha mai cantato questo brano? Erano gli anni ’60 – il 1966, per essere precisi e mentre Mina si preparava a condurre per il terzo anno di fila la trasmissione Studio Uno, due uomini d’eccellenza – ma anche eccellenti potremmo dire – si preparavano a confezionarle un brano, che avrebbe scritto la storia della musica italiana e che avrebbe accompagnato per anni tutti i cuori spezzati del Belpaese.

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Il brano si chiamava “Se telefonando” e gli uomini che gli diedero vita furono Maurizio Costanzo (che scrisse il testo) ed Ennio Morricone (che si occupò di comporre la musica). Inutile dire che il lavoro del Maestro fu minuzioso, preciso, ineccepibile come sempre. L’introduzione di fiati era ispirata, per ammissione dello stesso Morricone, alle sirene della polizia di Marsiglia e divenne subito il motivo portante di un testo così struggente. Il fatto che oggi, a distanza di più di 50 anni, lo cantiamo ancora tutti, è già di per sè indice della grandezza del brano.

Abbronzatissima – Edoardo Vianello (1963)

Era il 1963 quando lo stesso Edoardo Vianello – per la musica – e Carlo Rossi – per il testo – diedero vita al celeberrimo brano. Nessuno all’epoca poteva sapere che questa canzone sarebbe diventata la colonna sonora di tutte le estati italiane, ma in realtà è stato proprio così e possiamo dirlo oggi, a distanza di quasi 60 anni. Il brano era contenuto nell’album Io Sono Edoardo Vianello, che raggiunse il primo posto della classifica e risultò il 27º disco più venduto dell’anno, grazie soprattutto ad Abbronzatissima.

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Qual è il nesso con Ennio Morricone? Gli arrangiamenti erano curati proprio da lui.

Gino Paoli – Sapore di Sale (1963)

“Mi avevano detto che i singoli si vendevano dopo i primi 7 o 8 secondi: la gente ascoltava per 15 secondi massimo e poi decideva se comprarli o meno”, spiegava Morricone. Ecco da dove arrivano i tocchi di pianoforte di “Sapore di Sale”, che compaiono per la prima volta al secondo 7, proprio per accalappiare l’attenzione dell’ascoltatore, per conquistarlo, per non indurlo a cambiare canzone.

Here’s to You – Joan Baez (1971)

Here’s to You divenne parte della colonna sonora del film Sacco e Vanzetti del regista Giuliano Montaldo nel 1971 e fu questo un brano molto diverso dagli altri. Scritto da Joan Baez per il testo e da Ennio Morricone per la musica ed interpretato dalla stessa Baez, il brano è un omaggio ai due anarchici italiani, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, che furono condannati a morte da un tribunale degli Stati Uniti nel 1921 e uccisi sulla sedia elettrica nel 1927. I due vennero accusati di rapina e omicidio, ma in realtà secondo moltissime persone furono condannati principalmente per la loro appartenenza politica al movimento radicale.

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