Sembra che PornHub sia stato reso inaccessibile in Russia, con messaggi di sostegno all’Ucraina: è davvero così?
Proseguono su più fronti le numerose iniziative volte al boicottaggio delle attività russe in seguito allo scoppio della guerra; e sembra che anche PornHub non sia esente. Da diverse ore infatti si rincorrono le voci di una completa inaccessibilità al sito pornografico da parte degli utenti russi.
Al posto dei video erotici comparirebbero dei messaggi di solidarità a sostegno dell’Ucraina. La notizia sarebbe confermata da un account Twitter legato all’organizzazione politica del gruppo Visegrád. Si tratta di un’alleanza culturale e politica che comprende Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria e Polonia.
Detto questo, al momento nessuna fonte ufficiale (cioè russa) riporta l’avvenuto blocco; anche perché sarebbe come ammettere una delle tante difficoltà, causate dalla mobilitazione internazionale, che in questo momento il Cremlino non è per nulla interessato a far filtrare. In sostanza, perciò, non abbiamo prove di prima mano al momento che indichino questa presa di posizione del sito erotico.
Pornhub cockblocks Russian users.
Russian users who tried to go on PornHub were presented with a message saying the content is blocked along with a Ukrainian flag and a message of support to Ukraine.
Una presa di posizione che in ogni caso non stupirebbe. Ricordiamo quando ad inizio pandemia, in un atto diametralmente opposto, gli italiani ebbero PornHub gratis per un mese. Altresì, in queste ore e in questi giorni possiamo vedere differenti azioni anti-russe intraprese anche da altri importanti media come quelli del gruppo Meta.
Inoltre, è confermato che il gruppo di hacker Anonymous abbia attaccato i server russi e quelli dello stesso Cremlino in un’azione di sabotaggio mirata. Insomma, se pure la notizia del blocco operato da PornHub non è confermata, di certo è plausibile e manca a proposito solo una conferma da parte di organi di stampa internazionale ed autorevoli.
Nei giorni precedenti è circolata un’immagine che sembrava effettivamente provare che il blocco è avvenuto, ma si trattava in realtà di un avviso relativo alla richiesta di maggiore età per gli utenti e risaliva a prima della guerra. La situazione è comprensibilmente molto confusa e non è detto che lo stesso PornHub non possa dare prova di aver agito in questo senso con un comunicato ufficiale.