Da qualche giorno è arrivato sugli scaffali di tutto il mondo Elden Ring, nuovissimo titolo di casa From Software (qui la nostra recensione). Si tratta di un lavoro mastodontico della software house giapponese che ha rinchiuso in un unico, gargantuesco titolo, la summa di tutto il lavoro negli ultimi anni nel cosiddetto genere “souls”. Abbiamo dunque deciso di fare la nostra personale classifica di questi titioli della casa di sviluppo nipponica, partendo dal peggiore per arrivare fino al migliore.
La classifica dei titoli souls di From Software: i criteri
Come ogni volta che vi presentiamo una lista, anche in questo caso è bene mettere bene in chiaro i criteri utilizzati. Si tratta ovviamente di una classifica prettamente personale che dunque chiede molto all’esperienza personale di chi scrive. Tuttavia abbiamo cercato anche di osservare gli oggettivi punti di forza e debolezza di ogni gioco per cercare di stilare la classifica più imparziale possibile. Fateci sapere voi come l’avreste cambiata.
Fatta questa rapida, ma doverosa premessa, iniziamo.
6) Dark Souls II, 2014
Dopo i fasti del primo capitolo, riuscire a confermarsi a quel livello era davvero complicato. In più, l’assenza alla supervisione artistica di Hitedaka Miyazaki non ha di certo aiutato allo sviluppo di Dark Souls 2, universalmente riconosciuto come il peggior titolo della saga souls di From Software.
Il combat system legnoso e spesso anti intuitivo, Boss in un numero esagerato e non sempre all’altezza ed alcune zone sicuramente poco ispirate, sono senza dubbio tra i difetti maggiori di questo titolo. Si cercò infatti di puntare molto sulla quantità rispetto alla qualità . Vennero introdotte centinaia di armi nuove che però non si differenziavano per moveset ma solamente per danni causati. Questo dunque si ridusse in una caccia agli strumenti più performanti e poco più. Molte meccaniche inoltre, come la pietrificazione, le pietre di Pharros o le farfalla usate per accendere torce vennero testate e mai più riproposte.
Tuttavia Dark Souls 2 può contare su alcune delle zone più belle della storia di From Software. Da Amana a Eleum Loyce passando per lo splendido castello di Drangleic. La storia di Re Vendrick e di sua moglie Nashandra e il racconto dell’antica guerra contro i Giganti sono inoltre dei momenti narrativi così alti da non poter essere dimenticati. Il peggiore di questa lista, ma comunque un grande gioco.
5) Dark Souls 3, 2016
Incredibile che un gioco come Dark Souls III sia in fondo a qualsiasi classifica. Eppure se si parla di From Software è davvero così. Si tratta di un titolo stupendo, con alcuni dei Boss migliori mai creati dalla mente di Miyazaki (Re senza nome, per dirne una) ed ha rinfrescato un gameplay che nel capitolo precedente era divenuto decisamente troppo legnoso.
Tuttatavia il senso di già visto che permea tutto il titolo e la mancanza dello stupore al quale Bloodborne ci aveva abituato solamente un anno prima hanno fatto sì che questo gioco non rimanesse saldo nel cuore dei fan che, tuttavia, hanno amato alla follia i continui rimandi al primo, leggendario capitolo. Un level design, inoltre, in alcuni punti meno brillante di quanto visto negli altri titoli, ha fatto il resto.
Ma intendiamoci, questo gioco si trova qui solamente perchè qualcuno la quinta posizione doveva occuparla. Si tratta a tutti gli effetti di uno dei migliori giochi degli ultimi anni.
4) Demon’s Souls, 2009
Ed eccoci qui, dove tutto è iniziato. Se non ci fosse stato questa perla in casa From Software, questa classifica non esisterebbe. Tuttavia, essendo il capostipite di questo genere che oggi amiamo, Demon’s Souls pecca di tutti quei piccoli difetti che poi nel corso del tempo, e con i giochi futuri, compresa la sua stessa remastered, sarebbero stati sistemati.
Parliamo di un I.A. non sempre performante, delle ambientazioni spesso troppo ridondanti e poco curate, sebbene ispirate e a tratti geniali, dei Boss molto poco rimarchevoli, con poche eccezioni ed anche un pool di armi e di infusioni vastissimo ma bilanciato non troppo bene. Cosa che finì per spingere i giocatori a utilizzare sempre le stesse cose.
Tuttavia si tratta di uno dei giochi più brillanti e innovativi dell’ultimo ventennio di gaming. Partendo dalla meccanica relativa alle tendenze, al nexus cresto come hub interconnesso ai vari mondi di gioco fino ad una lore gigantesca e affascinante. Tutto questo e molto di più hanno reso Demon’s Souls il leggendario titolo che è oggi.
3) Dark Souls, 2011
Se Demon’s Souls ebbe il merito di aprire la strada a quello che è oggi From Software, Dark Souls I ebbe quello di radicare l’amore per il genere souls nel pubblico, fidelizzarlo e renderlo assolutamente innamorato del brand. Questo titolo riuscì a farsi apprezzare nonostante problemi di telecamera, di bug, di frame rate e quant’altro. Tutto passò in secondo piano davanti al lavoro certosino delle menti brillanti di Miyazaki e soci.
Il mondo di gioco totalmente interconnesso, una varietà di armi e strategie smisurato che ha conferito al titolo una longevità pressochè infinita. Una lore curata fino allo sfinimento e basata su una trama tra le più belle e assascinanti della storia del gaming, specialmente di questo genere. La creazioni di alcune tra le creature e Boss più belle, oscure, tetre e carismatiche di sempre.
Dark Souls I è la dimostrazione di come si possa creare un gioco con evidenti problemi, con una grafica a tratti mediocre, una gameplay complesso e non troppo intuitivo e renderlo comunque uno dei titoli più amati e importanti di sempre.
Quando ormai la fanbase era radicata e innamorata del mondo souls, ecco che From Software tira fuori l’innovazione maggiore della sua storia recente, Sekiro. Primo titolo della saga ad avere un protagonista con una backstory precisa, una trama specifica ambientata in un luogo determinato. Si introdusse inoltre la possibilità di saltare, nuotare e di interagire col mondo di gioco. Non venne concessa possibilità di cambiare arma o armatura. Insomma tutto ciò che aveva reso iconica la saga, qui si lascia in disparte in favore di un titolo fresco e innovativo.
Un grande atto di coraggio della software house nipponica che tuttavia pagò enormi dividendi. Perchè Sekiro è non solo uno dei migliori souls di sempre, ma è anche uno dei migliori giochi action della storia recente del gaming. Combat system variegato e innovativo, curve di apprendimento altissime e soddisfacenti, Boss meravigliosi (qui la classifica) ed una storia intrigante e affascinante.
Medaglia d’argento assolutamente meritata per un gioco che fatto uscire From Software dalla sua confort zone ma che gli ha anche permesso di alzare l’asticella in modo notevole, mostrando a tutti che hanno molto da dare anche al di fuori di Non morti, lore criptica e quant’altro.
1) Bloodborne, 2015
Se è vero che Sekiro è un gioco di livello stratosferico, è altrettanto vero che non potrà mai essere in testa in questa classifica perchè solo qualche anno prima From Software tirò fuori uno dei capolavori più incredibili della storia del gaming. Bloodborne tocca vette che raramente si sono viste in questo medium, per quanto riguarda gameplay, Boss, nemici, ambientazioni, lore tanto intricata quanto affascinante. Ogni elemento è curato in modo maniacale, ogni singolo ciottolo posto sulle strade di Yharnam ha il suo significato.
Miyazaki in questo tiolo mostra tutto il suo amore per l’Universo creato da H. P. Lovecraft (qui la nostra analisi dettagliata) rendendogli onore in ogni singolo frame di questo gioco leggendario. Potete amare o odiare questo titolo, apprezzare questo genere o detestarlo. Il gusto personale è insindacabile e mai sbagliato. Tuttavia l’amore e la cura che From ha messo in Bloodborne ha creato uno dei momenti più alti della storia del gaming. Un gioco che difficilmente sentirà il peso degli anni e che sarà per sempre uno dei punti di riferimento per chi vorrà sviluppare videogiochi in futuro.
Che ne pensate di questa classifica? Siete d’accordo con noi?