Gary Brooker è stato il volto degli storici Procol Harum per decadi
Anche se non siete appassionati di rock classico, il nome Procol Harum vi dice sicuramente qualcosa. E no, non erano solo “quelli di A Whiter Shade of Pale“, la famosissima composizione del 1967 ispirata all’opera di Bach. Di fatto, si trattava invece di una delle formazioni rock inglesi più originali dell’epoca.
E a capo c’era questo signore qui: Gary Brooker, mancato all’età di 67 anni. Costui, a braccetto con il liricista e paroliere Keith Reed, ha guidato i Procol Harum attraverso l’era d’oro del prog, precedendo ed anticipando con la sua opera formazioni come Pink Floyd e Genesis. Certo, c’era quella canzone classicheggiante, per metà in realtà scritta dall’organista della band.
Ma ce n’erano molte altre, tutte con la caratteristica impronta di Brooker dietro. Da A Salty Dog all’ambiziosa Shine On Brightly, dall’epica In Held ‘Twas in I (lunga quasi venti minuti) all’affascinante Conquistador, specialmente nei primi tre album della band la peculiarità dello stile dell’autore ed artista ha brillato come poche nel panorama inglese dell’epoca.
Poi lo scioglimento della band nel 1977, le collaborazioni di alto livello con Eric Clapton ed Alan Parsons e l’apparizione, spesso dimenticata, nel film Evita del 1996 (proprio quello con Madonna e Antonio Banderas). Un artista britannico d’altri tempi, uno di quei musicisti tutto d’un pezzo che tra anni ’60 e ’70 hanno re-inventato il mondo del rock e della musica moderna. Al quale, naturalmente, mancherà tantissimo.
Fonte: The Guardian
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