Le 10 migliori sceneggiature di sempre [LISTA]

La sceneggiatura è uno degli elementi più importanti dei film. Ecco le 10 migliori di sempre secondo la Scimmia.

Il Padrino; Marlon Brando; Francis Ford Coppola; Migliori sceneggiature
Marlon Brando è Don Vito Corleone in Il Padrino di Francis Ford Coppola
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La sceneggiatura è uno degli elementi più importanti di un film. Vero e proprio punto di riferimento per il regista (seppur in forme e modi variabili), può determinare da sola il successo o il fallimento di una produzione.

Nel corso della storia il mestiere dello sceneggiatore è stato più volte rivisto e reinterpretato. Dagli scrittori di letteratura prestati al cinema della prima Hollywood fino ai professionisti che hanno studiato in accademie e università, sono molte le penne di valore che hanno prestato la loro fantasia al cinema.

Oggi lo sceneggiatore ha un ruolo sempre più importante e riconosciuto (anche per merito delle lotte sindacali della prima metà del ‘900 in America), e molti sceneggiatori, che spesso erano rimasti nell’ombra, sono diventati conosciuto quanto (se non più in certi casi) i registi.

Noi della Scimmia abbiamo raccolto (dolorosamente) le 10 migliori sceneggiature di sempre. Una selezione certamente personale, basata sul nostro gusto ma anche su parametri il più oggettivi possibile, spaziando (quando si può) nel cinema di tutto il mondo.

Al termine di ogni punto (o quasi) citeremo dei film meritevoli, ma che non hanno retto il confronto con quello scelto, spesso dello stesso autore o genere/filone, periodo storico o paese di produzione.

Ecco dunque la classifica delle 10 migliori sceneggiature di sempre.

10) Il ladro di orchidee, Spike Jonze (Charlie Kaufman), 2002

Nicolas Cage
Nicolas Cage in un frame del film Il ladro di orchidee

Iniziamo la lista con un titolo del nuovo millennio, sceneggiato da uno degli scrittori più quotati degli ultimi anni. Il lavoro di Charlie Kaufman non può certo passare inosservato, specialmente quello realizzato in Il ladro di orchidee (Adaptation in originale).

Il film diretto da Spike Jonze riflette sul mestiere stesso delle sceneggiatore, attraverso i due fratelli interpretati da uno splendido Nicolas Cage.

In un continuo alternarsi tra parola scritta e realtà e l’evidente sdoppiamento di cui soffre il protagonista viene fuori tutto il genio di Kaufman, che firma una sceneggiatura cervellotica e nevrotica, forse la sua migliore ad oggi.

Piccola perla per i cinefili più incalliti: in una scena compare il noto sceneggiatore e (soprattutto) insegnante Robert McKee, autore di uno dei manuali più belli e efficaci sul lavoro dello sceneggiatore, Story.

Kaufman si candida senza dubbio a diventare uno degli sceneggiatori di maggiore successo della storia.

Menzioni d’onore

La maggior parte dei film scritti da Kaufman (Synecdoche, New YorkSe mi lasci ti cancello su tutti).

9) Io e Annie, Woody Allen (Woody Allen, Marshall Brickman), 1977

Io e Annie, Woody Allen; migliori sceneggiature
Diane Keaton e Woody Allen in Io e Annie

Io e Annie è spesso considerato il miglior film di uno dei maestri della commedia americana, Woody Allen. Sul cinema di Allen sono state spese molte parole, e molte di queste (ovviamente) riguardano la sua scrittura.

Il suo stile nevrotico, con una comicità che affonda le radici nella cultura ebraica del ‘900, fra psicanalisi e wit anglosassone ha definito un nuovo standard per la commedia (non solo americana), diventando un vero e proprio punto di riferimento per più di una generazione di scrittori e registi.

Il film in questione è forse la sua prova più “estrema”, in cui sperimenta di più con la quarta parete (cosa che farà poi spesso anche in seguito).

Io e Annie è pieno zeppo di battute memorabili, in una sceneggiatura densa dai ritmi verbali quasi snervanti, come da tradizione della grande commedia americana (Ben Hecht con La ragazza del venerdì su tutti).

Menzioni d’onore

Abbiamo scelto Io e Annie, ma sono molte le commedia di Allen che meriterebbero di essere menzionate. Menzione anche per Harry, ti presento Sally, che deve molto a Allen e che ha segnato la commedia americana degli anni ’80 forse più di ogni altro film.

8) Pulp Fiction, Quentin Tarantino (Quentin Tarantino), 1994

Pulp Fiction; migliori sceneggiature
Uma Thurman e John Travolta in Pulp Fiction

Parliamoci chiaramente: Quentin Tarantino è probabilmente il regista più influente degli ultimi 30 anni. Pulp Fiction, dopo il già notevole successo de Le iene, ha svelato al mondo il suo genio, che passa attraverso la sua penna prima ancora che dalla macchina da presa.

Non è un segreto che Tarantino vada molto fiero della sua scrittura, tanto da aver girato quasi esclusivamente (con l’eccezione di Jackie Brown) film da sceneggiature originali scritte da lui.

Nel 94′ esce quello che per molti è ancora il suo capolavoro, che espone in toto la sua idea di cinema (e di scrittura). Verboso fino all’eccesso, esplosivo e con trovate geniali, la sceneggiatura di Pulp Fiction (e il film stesso) hanno fortemente influenzato il cinema dei nostri giorni, tra emuli più o meno dichiarati e artisti ispirati dalla grande opera di Tarantino.

La stessa divisione in capitoli cronologicamente non conseguenti (di cui però va data, a quanto pare, la paternità a Roger Avary) ha avuto una grande influenza nel cinema contemporaneo, sempre più avvezzo a questa tecnica. Una delle migliori sceneggiature del cinema contemporaneo dunque, che non smette di affascinare ancora oggi.

Menzioni d’onore

Particolarmente influente (anche se molto diverso) nel cinema contemporaneo è anche l’opera dei fratelli Coen. Su tutti Fargo Non è un paese per vecchi.

7) Viaggio a Tokyo, Ozu Yasujirō (Kōgo Noda, Yasujirō Ozu), 1953

Viaggio a Tokyo
Viaggio a Tokyo di Ozu Yasujiro

In una classifica dominata da produzioni americane spicca il nome di uno dei più grandi cineasti giapponesi, Ozu Yasujirō. Il concetto stesso di sceneggiatura deve molto alla prima Hollywood, che ne ha formalizzato le caratteristiche valide ancora oggi.

È evidente che il cinema americano abbia da sempre puntato molto su questo aspetto, soprattutto come tentativo di dare valore artistico al cinema nei suoi albori. La maggior parte degli sceneggiatori (della lista) sono quindi americani, ma ci sentiamo di includere uno dei film imprescindibili del cinema nipponico.

Quello di Ozu e dello storico collaboratore Noda è il film simbolo del cinema del regista del sol levante. Lo stile pacato, leggero e al tempo stesso marcato sulle vicende quotidiane delle famiglie giapponesi ha reso il regista un vero maestro negli anni di massimo splendore artistico del Giappone.

La scrittura è evidentemente uno dei punti fondamentali del suo cinema, che cura insieme all’amico e compagno di scrittura Noda. L’equilibrio perfetto, la delicatezza nella scelta delle parole e del loro valore fanno della sceneggiatura di Viaggio a Tokyo una delle più importanti e belle del cinema.

Menzioni d’onore

Ci sentiamo di citare almeno qualche altro film giapponese che si è distinto per l’ottima sceneggiatura, come RashomonI sette samuraiRan (Kurosawa Akira), I racconti della luna pallida d’agosto Vita di O-Haru – Donna galante (Mizoguchi Kenji), La condizione umana Harakiri (Kobayashi Masaki), Ecco l’impero dei sensi (Oshima Nagisa), ma anche il recente Un affare di famiglia (Kore’eda Hirokazu).

6) A qualcuno piace caldo, Billy Wilder (I. A. L. Diamond, Billy Wilder), 1959

A qualcuno piace caldo; Sceneggiatura
A Qualcuno Piace Caldo di Billy Wilder (1959)

Torniamo alla commedia con uno dei registi (e scrittori) più importanti di sempre: Billy Wilder. Il suo cinema, legato ancora alla tradizione hollywoodiana (ma con importanti differenze) ha influenzato il panorama della commedia come pochi altri.

A qualcuno piace caldo, scritto insieme allo stretto collaboratore I.A.L. Diamond (che ritroviamo in moltissimi suoi film), è un capolavoro della commedia, amato e significativo anche oggi.

Il film, oltre ad una delle migliori interpretazioni di Marilyn Monroe, Tony Curtis e Jack Lemmon, è un condensato di battute pungenti, del classico wit anglosassone. Significativo è anche il travestimento dei due attori, che verrà ripreso spesso dal cinema americano, in un evidente debito nei confronti del film di Wilder.

Una delle migliori sceneggiature nel campo della commedia, che ha dettato scuola a lungo e che non smette di far innamorare i cinefili di tutto il mondo.

Menzioni d’onore

Tutto il cinema di Wilder (L’appartamento, Viale del tramontoLa fiamma del peccato su tutti).