Aloy è ormai una delle grandi protagoniste del 2022. Ma chi è davvero questo personaggio, e perché è così amato?
Aloy è la protagonista di Horizon Zero Dawn ed Horizon Forbidden West, questo’ultimo già uno dei videogiochi più acclamati del 2022 e della nuova generazione. La saga, composta anche dal DLC The Frozen Wilds e dallo spin-off VR Call of the Mountain, è stata creata a partire dal 2011 da Guerrilla Games, la casa famosa per la serie di Killzone.
Fin dall’inizio, lei è stata il fulcro dell’intera sequela di vicende narrate: Aloy, la ragazza dalle origini misteriose. Tenace, emancipata, indipendente ma anche empatica, onesta e sensibile, per molti incarna i cambiamenti e la morale progressista degli ultimi anni, passando per il #MeToo e rappresentando, nei suoi rapporti con comprimari ed etnie diverse, il nuovo valore della diversità.
Aloy nasce come emarginata, non sa da dove viene né chi sia sua madre, e viene cresciuta dal rigido e silenzioso Rost nelle foreste vicino al territorio della tribù tradizionalista dei Nora, dalla quale è comunque esclusa e mal guardata. In Zero Dawn si scatenano una serie di eventi che la conducono al centro di un’evoluzione personale alla scoperta di sé stessa e della natura del mondo attorno a lei.
Non solo: Aloy scopre di essere molto più importante di quanto pensava. Di fatto, la persona più importante del mondo, o giù di lì. Scopre di essere un clone della dottoressa Elizabet Sobeck, creato dalla I.A. GAIA per scongiurare una nuova apocalisse come quella che già ha investito il mondo mille anni addietro.
Un personaggio moderno in un futuro post-apocalittico
La ragazza viene quindi fatta nascere in un grembo artificiale, venendo alla luce il 4 aprile 3021 (secondo il nostro calendario) e portando con sé il DNA della dottoressa Sobeck. DNA che le consente di accedere a centri ricerca e antiche strutture scientifiche per fermare ADE, la sub-unità di GAIA andata fuori controllo.
Tutto questo accade in Horizon Zero Dawn, ma nel sequel, Forbidden West, la ragazza scopre che la sua missione è ancora all’inizio. Il mondo è in pericolo più che mai e Aloy deve mettere a frutto ogni suo briciolo di volontà nel perseguire il compito che le è stato affidato alla nascita e che lei, in fondo, non ha mai chiesto di assumersi.
Una figura salvifica quindi, per certi versi; quasi religiosa: tanto che viene chiamata “Salvatrice”. E, d’altro canto, una figura profondamente umana, che trova il tempo per aiutare e provare compassione per ogni persona e ogni individuo, dal re Carja Avad in giù. La sua disponibilità ad aiutare e a cercare alleati tramite amicizie e il perseguimento di obiettivi comuni è in effetti il suo tratto più distintivo.
Per la nostra cultura, Aloy rappresenta dunque non solo la donna moderna, emancipata, libera, che basta a sé stessa e che sa cavarsela da sola. Rappresenta anche un nuovo modello di individuo empatico, che pone l’accento sull’urgenza della collaborazione e del dialogo tra le genti e i popoli; senza per questo, tuttavia, tirarsi indietro quando c’è da lottare ed ogni altra via è preclusa.
Nome:Aloy – Aloy dei Nora, la Salvatrice Data di nascita:4 aprile 3021 Età:19 anni (in Horizon Zero Dawn) Tratti distintivi: capelli rossi intrecciati in una ricercata acconciatura selvatica Genitori:Rost (padre adottivo) Prima apparizione:Horizon Zero Dawn, 2017 Ispirata a: Sarah Connor (Teminator), Ellen Ripley (Alien), Ygritte (Game of Thrones) Basata (fattezze) su:Hannah Hoekstra Voce originale: Ashley Burch Voce italiana: Martina Felli