La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra, la recensione

Ecco la nostra recensione della nuova serie con Kristen Bell, La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra

La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra
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La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra è la nuova serie con la sempre amatissima Kristen Bell, che dopo averci conquistati nei panni della cinica Veronica Mars, decide di mettere alla prova il nostro amore vestendo quelli di Anna e mettendoci in crisi.

Eh sì, perchè potremmo anche pensare che il tentativo della Bell sia stato proprio quello di saggiare la fedeltà dei sui fan, proponendosi in una versione decisamente opposta alla sua celebre eroina urbana, dal momento che le due donne hanno molte cose in comune.

Il problema é che solo a una di loro queste cose in questione, riescono bene.

Se Veronica era un’investigatrice acuta e geniale a cui era praticamente impossibile farla sotto al naso, alla povera pittrice depressa Anna, riesce a farla letteralmente a chiunque. Dal marito ai vicini, nonostante i suoi tentativi di accusare chiunque, di qualunque cosa.

Nonostante i traumi vissuti in passato, Veronica Mars è straordinariamente equilibrata, per niente avvezza a mascherare il proprio dolore in modo sintetico. Al contrario, i traumi di Anna, vengono affogati in livelli strabordanti di vino e pillole, buttate giù come Mentos, il che la qualificano rapidamente come la più invadente vicina possibile. O Quasi.

La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra, la trama

Anna è una pittrice che si è presa una pausa dal suo lavoro. L’ha fatto per riprendersi dopo un trauma atroce che ha visto coinvolta la figlioletta e che, come da prassi, le ha devastato il matrimonio. Eventi che l’hanno spinta velocemente verso la bottiglia e convinta che lo stalking del vicinato sia tutto sommato un servizio di quartiere.

Questo fino a quando non si mette a flirtare con il nuovo vicino di casa, illudendosi di avere una chance, fino a quando non fa la sua comparsa la sua detestabile e ovviamente fichissima fidanzata. Allora lo stalking diventa necessario per dimostrare la di lei inettitudine, salvo poi finire per vederla sgozzata alla finestra. Ecco quindi che la nostra si convince di essere ancora a Neptune e senza alcun tipo di credenziale e con al contrario moltissimi motivi per mettere in dubbio tutto ciò che vede, comincia a ficcanasare. Finendo per fare la parte della pazza depressa di fronte a chiunque.

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La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra

La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra: La recensione

ATTENZIONE: DA QUI SPOILER!

Dire che questa serie lascia perplessi è davvero riduttivo, a partire dalla confusione che genera l’obiettivo degli autori. Volevano produrre una commedia thriller? Volevano buttarla sul demenziale o semplicemente si sono distratti, nel momento in cui andavano inserite nella trama quelle coordinate fondamentali affinché un thriller risulti credibile?

La trama parte con molti cliché del genere: donna sola, ubriacona e presa poco sul serio da tutti che sostiene di aver visto un omicidio. Ci aveva già pensato Alfred Hitchcock a parlarne, dando l’idea poi ad altri autori di sfruttare la tematica. Non ultimo Joe Wright con il suo mal riuscito La donna alla finestra con Amy Adams, di cui questa serie pare quasi la caricatura brutta.

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Qui si prova a buttare qua e là sprazzi di cinica ironia che tuttavia non colpiscono mai realmente nel segno e provano a farci empatizzare con la povera Anna. Un’operazione quasi difficile, che infatti fallisce ben presto.

Ciò che in assoluto non convince già dopo i primi episodi de La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra è sicuramente la credibilità.

Un problema di credibilità

Partiamo dal principio, ovvero dal trauma che ha devastato la vita della nostra insopportabile Anna. Come da tradizione nelle scuole americane, la figlioletta di cinque anni viene affidata al padre per il famoso giorno del “Al lavoro con un genitore”, così da poter vedere da vicino di cosa si occupano mamma e papà quando non fanno i genitori.

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Il papà in questione però è un profiler dell’FBI che pensa bene di portare la figlioletta in un carcere di massima sicurezza, facendola sfilare davanti a pedofili e cannibali come se la stesse presentando ai colleghi delle poste. La vive con così tanta nonchalance da farla assistere addirittura a un interrogatorio con uno di questi e quando il capo della sicurezza gli chiede un consulto in privato, lui è talmente confident che non si pone scrupoli a lasciare la bambina da sola niente meno che con un efferatissimo cannibale pluriomicida.

Tranquilli ragazzi, lui ha le manette e le è seduto a ben cinque metri di distanza, che male potrebbe farle in fondo?

E invece se la mangia. Letteralmente.

Ecco già qui si potrebbe fare a gara a chi alza la mano per primo e far notare giusto un paio di leggerezze etiche, oltre che legali, sulla presenza di un minore all’interno di un carcere che non possono convincere uno spettatore esigente.

Mettiamoci poi la reazione della madre a un simile evento che sì, si butta su alcool e pillole ma tutto sommato con l’approccio di una che è stata scaricata male all’altare e ci è rimasta in mezzo, piuttosto che di una donna che ha subito la più dolorosa delle perdite, per giunta nel modo più agghiacciante possibile.

Continuano i dubbi

Proseguiamo poi concentrandoci sul padre più idiota del secolo che invece di imparare da un simile errore, decide di assumere come tutto fare per la famiglia niente di meno che un ex paziente che, oltre a metterci gli stessi tempi necessari per la riparazione di una cassetta delle lettere per la costruzione di una bifamiliare a impatto zero, ha anche ucciso la famiglia a martellate.

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Va bene che l’ex moglie facilmente ti sta sulle palle ma forse il desiderio di ripicca ti sta scappando un attimo dalle mani.

Balzo in avanti sulle indagini di Anna, che non rendono giustizia alle ricerche di Veronica Mars fatte nel suo giorno peggiore, e arriviamo direttamente all’epilogo di questo guazzabuglio di thriller, comedy e drama mal riuscito, arrivando alla scoperta del killer.

L’efferato assassino altri non è che la figlioletta del vicino sexy-pseudo psicopatico, che esibendo una personalità degna di Patrick Bateman, taglia pure la gola al padre perché si è scocciata delle sue lamentele post-ennesimo omicidio, che gli tocca tentare di occultare.

Ed è qui che La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra raggiunge livelli di incredulità altissimi.

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Assistere allo scontro fisico tra Anna e la sua avversaria, alta un metro scarso senza vergognarsi, è davvero difficile, dal momento che la bambina sembra avere la forza e le competenze di un puglie professionista, che la nostra protagonista non sembra assolutamente in grado di fronteggiare.

La piccola spara senza soffrire il rinculo del colpo di pistola con la precisione di un cecchino e sferra calci alla patetica Anna, facendola rotolare come una palla sul tappeto, nonostante le leggi della fisica non sostengano minimamente questa possibilità.

Forse solo una possessione demoniaca avrebbe potuto dare una spiegazione plausibile a questa storia. Gli autori, invece vogliono farci credere che la cattiveria della bambina le conferisca una forza sufficiente a reggere lo scontro con un’adulta.

Fortunatamente alla fine, grazie al potere multitasking dei carboidrati, Anna riesce a far secca la piccola American Psycho e a mettere fine alle nostre pene televisive.

Questo fino a quando, proprio sul finale di questo complicato e deludente esperimento televisivo, non ci buttano così, de botto, senza senso, una Glenn Close che ricicla i panni dismessi da Crudelia Demon vestiti nel ’96 e che apre nuovi mirabolanti e assolutamente poco credibili scenari, sul futuro della delirante Anna.

In conclusione, se cercate un bel thriller o anche solo una storia comedy dal gusto un po’ dark, evitate di inciampare negli otto episodi di questa serie. Se invece siete talmente fan della Bell da voler vedere tutto ciò a cui ha preso parte, allora mettete alla prova il vostro amore per lei con questo show, che definire borderline è dire poco.

Il cast

Kristen Bell: Anna
Michael Ealy: Douglas
Tom Riley: Neil
Mary Holland: Sloane
Shelley Hennig: Lisa
Christina Anthony: Det. Lane
Samsara Yett: Emma
Cameron Britton: Buell

La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra: il trailer

Ecco il trailer della serie Netflix, disponibile dal 28 gennaio.