Sono passati 28 anni da quando, nel 1994, un giovanissimo Gianluca Grignani pubblicò uno degli album più belli della storia recente italiana, Destinazione Paradiso. Primo singolo di quel brano fu La Mia Storia tra le Dita, commovente brano divenuto uno dei simboli del cantautore milanese.
Recentemente il brano è tornato in auge dopo che Grignani lo ha cantato insieme ad Irama a Sanremo 2022. Dunque, quale occasione migliore per dare una chiave di lettura più approfondita di questa meravigliosa canzone?
La Mia Storia tra le Dita tradisce i classici tratti del genere folk rock alternativo anni ’90. L’ascolto si trascina senza particolari climax tra storfe e ritornelli in modo da coinvolgere l’ascoltatore in una melodia quasi ipnotica e di sicuro impatto. Intensa, struggente, dolcissima. Una melodia che culla chi la ascolta fin dentro al dolore dell’autore che racconta una storia finita male. Come infatti lo stesso cantante racconta:
Un brano che ho scritto così, di getto, nel corso di una notte in cui i ricordi di gioventù hanno preso il sopravvento. È il ricordo di un amore, finito e a tratti proibito. Un amore ingenuo, dolce e malinconico. Oggi come allora, non ho inserito il nome della donna cui è dedicata. Ecco come nasce il titolo. Anche se a dirla tutta, nella canzone cito il nome diverse volte, seppur in maniera velata
Passiamo ora all’analisi del testo, strofa per strofa:
La Mia Storia trale Dita, spiegazione:
Sai penso che Non sia stato inutile Stare insieme a te OK, te ne vai Decisione discutibile Ma sì, lo so, lo sai Almeno resta qui per questa sera Ma no che non ci provo, stai sicura Può darsi già mi senta troppo solo Perché conosco quel sorriso Di chi ha già deciso Quel sorriso già una volta Mi ha aperto il paradiso
La canzone si apre con una presa di posizione da parte del suo autore. Grignani si trova infatti a riflettere su quella che è stata la sua storia d’amore con la misteriosa ragazza. Si rende conto che oramai la relazione è arrivata alla fine e si domanda su quanto sia stata utile alla sua vita. Vorrebbe passare un’altra sera insieme alla sua bella, non avendo però più speranza. Conosce la donna che ha davanti, sa che ormai ha deciso il futuro della sua vita e lui non ci sarà più. L’ultima frase tuttavia evidenzia ancora l’amore sconfinato di Gianluca per la ragazza, il suo amore così immenso da avergli fatto vedere il paradiso.
Si dice che Per ogni uomo C’è un’altra come te E al posto mio quindi tu troverai qualcun altro Uguale no, non credo io Ma questa volta abbassi gli occhi e dici Noi resteremo sempre buoni amici Ma quali buoni amici maledetti Io un amico lo perdono Mentre a te ti amo Può sembrarti anche banale Ma è un istinto naturale
In questa seconda strofa di La Mia Storia tra le Dita, Grignani inizia a guardare al futuro. Prova infatti a ragionare sul fatto che col tempo troverà un’altra persona da amare, così come fare anche la ragazza alla quale la canzone è dedicata. Quest’ultima vorrebbe rimanere amica di Gianluca anche dopo al fine della relazione. Tuttavia il cantante non se la sente, il suo istinto glielo impedisce. L’amore è troppo forte per poter rimanere amico con qualcuno che gli ha fatto del male. Come infatti intuiamo, l’autore è stato ferito dalla ragazza, in quanto viene utilizzata la parola perdono. Questo si può concedere ad un amico, non a un grande amore.
E c’è una cosa che io non ti ho detto mai I miei problemi senza te Si chiaman guai Ed per questo che mi vedi fare il duro In mezzo al mondo Per sentirmi più sicuro
E se davvero non vuoi dirmi che ho sbagliato Ricorda a volte un uomo Va anche perdonato E invece tu Tu non mi lasci via d’uscita E te ne vai con la mia storia fra le dita
Nel ritornello che dà il titolo alla canzone, Gianluca spiega di star fingendo col mondo di non soffrire per sentirsi più sicuro. Tuttavia è solo una recita per soffrire di meno. Nella seconda parte della strofa invece Grignani fa mea culpa, chiedendo alla sua bella di essere perdonato. Dunque ragionando su quanto letto in precedenza è possibile che la storia sia finita senza un vero “colpevole” ma sia stata una serie di eventi sovrapposti. Dunque lui non si sente in grado di perdonarla a tal punto da restare suo amico ma vorrebbe che lei dimenticasse i suoi errori. Invece la ragazza ha deciso di andare via, lasciando Gianluca con la loro storia tra le dita, mentre sfugge via.
Ora che fai Cerchi una scusa Se vuoi andare vai Tanto di me Non ti devi preoccupare Me la saprò cavare Stasera scriverò una canzone Per soffocare dentro un’esplosione Senza pensare troppo alle parole Parlerò di quel sorriso Di chi ha già deciso Quel sorriso che una volta Mi ha aperto il paradiso
Infine Gianluca ci parla del momento nel quale la ragazza, dopo aver chiuso la relazione, tentenna prima di andare via e lasciarsi la loro storia alle spalle. L’autore gli dice di non preoccuparsi, di non inventare scuse e andare. Lui scriverà una canzone per soffocare il dolore. Troverà un modo per andare avanti affidandosi a ciò che lo fa stare meglio: la musica. Tuttavia non potrà fare altro che parlare della donna che ama e del suo sorriso, che gli ha fatto vedere il paradiso.