Secondo molte fonti la NFL aveva chiesto ad Eminem di non inginocchiarsi
Simbolico e molto importante il gesto adottato da Eminem durante l’halftime dell’ultimo Super Bowl. Si tratta naturalmente non solo di uno degli eventi sportivi più importanti dell’anno negli Stati Uniti, ma anche di uno dei momenti mediatici di maggior risalto in assoluto. Ormai da anni, l’intervallo del Super Bowl è sinonimo di grande spettacolo.
Uno spettacolo quest’anno in gran parte affidato ad artisti hip-hop, a cominciare da sua maestà Dr. Dre (precettore dello stesso Eminem) e passando per Snoop Dogg, Mary J. Blige, un 50 Cent a sorpresa e l’acclamatissimo Kendrick Lamar. Il rapper di Detroit ha preso il palco per due sole canzoni ma il suo gesto è sicuramente quello che si ricorderà di questa performance.
La posa in ginocchio è infatti un omaggio dovuto ad un gesto simile compiuto nel 2016 per la prima volta dal giocatore Colin Kaepernick, adottato per protestare contro l’inequità razziale (etnica, sarebbe a dire) e contro la brutalità poliziesca. Temi che con l’uccisione di George Floyd e l’intesificazione dell’attività del movimento Black Lives Matter sono più che mai importanti.
La lega del football americana, NFL, nega ufficialmente di aver vietato ad Eminem di inginocchiarsi, mentre molte altre fonti sostengono il contrario ed è difficile stabilire chi dica la verità. Sia quel che sia, Slim Shady ha naturalmente fatto come gli pareva e si è inginocchiato senza alcuna esitazione. Un gesto potente e che sta facendo parlare tutti.