Con l’uscita delle nomination ufficiali dell’edizione 2022 degli Oscar si può ora iniziare a parlare delle scelte operate dall’Academy. Come ogni anno, fra esclusi e sorprese, i nomi a colpire sono tanti.
Una certezza sembrava essere la candidatura alla statuetta per il miglior film straniero a Paolo Sorrentino. È stata la mano di Dio ha ottenuto un enorme successo di pubblico e critica in tutto il mondo, tanto da sembrare certa la sua candidatura.
Nessuna sorpresa a riguardo, con l’Italia che tornerà dunque protagonista nella prossima notte degli Oscar, il 27 marzo.
Ma chi sono i film con cui il lavoro di Sorrentino dovrà confrontarsi? E quante sono le possibilità di vittoria per il regista napoletano? Scopriamolo insieme con questa breve analisi dei film in corsa per l’Oscar al miglior film straniero.
È stata la mano di Dio, Paolo Sorrentino
Sorrentino torna ad essere candidato all’ambita statuetta dopo il successo planetario del 2014. In quella occasione il regista vinse il premio grazie al meraviglioso La grande bellezza, che colpì molto il pubblico e la critica d’oltreoceano.
Iniziamo subito col dire che le possibilità di vittoria ci sono, ma non sono tante quante si possa pensare. Il film prodotto e distribuito da Netflix ha avuto un riscontro incredibile in patria così come nel resto del mondo. Per molti sarebbe addirittura il miglior film di Sorrentino.
L’Italia (e in questo caso la splendida cornice di Napoli) ha sempre attirato i votanti dell’Academy, soprattutto rispetto a cinematografie straniere più lontane alla loro tradizione.
C’è però un grosso ma, che è rappresentato dal fenomeno Drive My Cardi Hamaguchi Ryusuke (a cui si aggiungono almeno due altri titoli in corsa). Il film giapponese ha letteralmente sbancato alle nomination. Se la candidatura al film straniero sembrava scontata, le altre nomination (tra cui Miglior film) non lo erano affatto.
Drive My Car, Hamaguchi Ryusuke
Il film di Hamaguchi tratto dal romanzo di Murakami Haruki rappresenta senza dubbio l’avversario più difficile. Lo splendido Drive My Car è stato uno dei film più apprezzati dalla critica specializzata dello scorso anno.
Presentato a Cannes, non è riuscito a mettere la mani sulla Palme d’Or, conquistando però il premio per la migliore sceneggiatura.
Il precedente più pericoloso è però la vittoria del primo per il Miglior film straniero ai Golden Globes di quest’anno. Il film giapponese ha vinto in una sezione ricca di ottimi film (alcuni snobbati dall’Academy), fra cui lo stesso È stata la mano di Dio.
Non è un buon inizio, dunque, per le possibilità di vittoria di Sorrentino, con il rischio che si ripeta il fenomeno Parasite acchiappatutto.
Drive My Car sarà sicuramente protagonista nella notte degli Oscar ed è seriamente candidato alla vittoria finale (per alcuni sarebbe addirittura scontata).
La persona peggiore del mondo, Joachim Trier
Nessuna parentela con il noto Lars per Joachim Trier, danese anche lui che presenta però il suo film in concorso per la Norvegia.
La persona peggiore del mondoè stato presentato anch’esso a Cannes, dove la protagonista Renate Reinsve ha vinto il premio per la migliore interpretazione femminile.
Il film di Trier è sicuramente da tenere d’occhio (e da guardare se ve lo siete persi). Trier parla in maniera intelligente, ironica e mai banale di temi estremamente attuali, dai difficili rapporti umani di una giovane donna ai movimenti femministi che la animano.
Il personaggio di Julia, splendidamente scritto, avrà sicuramente un grande ascendente sui votanti dell’Academy, anche se non parte con il favore del pronostico, che è tutto del film giapponese.
Flee, Jonas Poher Rasmussen
La prima sorpresa di questa sezione èFlee, documentario d’animazione che racconta la vita di Amin, ricercatore di successo che vive in Danimarca con l’uomo che sta per sposare. Amin però non ha mai raccontato al suo compagno la sua storia, che lo ha visto fuggire dall’Afghanistan da ragazzo.
Il film uscirà in Italia proprio durante la settimana degli Oscar, precisamente il 23 marzo. Su Flee, così come il successivo titolo, non ci sbilanciamo, non avendo ancora avuto la possibilità di vederli.
Il film di Rasmussen è però sicuramente un titolo da recuperare al più presto, che potrebbe anche tentare il colpaccio dati i temi estremamente impegnati (e a cui i votanti hanno fatto particolare attenzione) che affronta.
Lunana: a Yak in the Classroom, Pawo Choyning Dorji
Chiudiamo la sezione con un titolo totalmente inaspettato. Lunana: a Yak in the Classroom è senza dubbio l’outsider di questa edizione, rappresentante il paese del Bhutan.
Il film racconta la storia di una giovane insegnante, decisa ad abbandonare il paese e la professione per inseguire il suo sogno di diventare cantante in Australia. Verrà però spedita in un piccolo paese ad insegnare, affrontando la dura vita della montagna
Una nomination storica per un paese di cui non siamo abituati a sentir parlare (almeno in ambito cinefilo), ma che molto difficilmente potrà competere con i titoli citati precedentemente.
Cosa ci dicono i Bookmakers?
Il fenomeno delle scommesse attorno alla notte degli Oscar è diventato sempre più grande negli ultimi anni. Le quote dei vari siti sono infatti spesso indicative delle possibilità di vittoria dei film e degli attori nelle rispettive categorie.
Ma cosa ci dicono i bookmakers a proposito del miglior film straniero? Secondo i siti di scommesse le probabilità di vittoria di Sorrentino sarebbero ridotte all’osso.
Drive My Car è l’evidente favorito, con una quota bassissima (la maggior parte lo propone a 1.20). A seguire ci sarebbe il duello Flee–La persona peggiore del mondo, dati tra il 4.00 ed il 6.00 circa. Solo dopo questi due titoli troviamo È stata la mano di Dio,che sarebbe quindi dato quasi per spacciato.
Sperando di poter ribaltare il pronostico nefasto dei bookmakers, non ci resta che attendere il 27 marzo per scoprire l’esito finale. Comunque vada resta una vittoria per l’Italia, che torna alla notte degli Oscar con un film che non passerà certo inosservato.