“Tu, che mi svegli il mattino Che sporchi il letto di vino Tu, che mi mordi la pelle Con i tuoi occhi da vipera”
Questa strofa incide nella classica accezione dell’amore come cura e malattia insieme. Un’immagine edonistica (il vino sul letto) che richiama allo stesso tempo il sangue e il morso della vipera, serpente velenoso per eccellenza. L’amore seduce e ammalia, ma può anche mordere e far ammalare. E non ci si può far nulla. Diceva Achille Lauro: “Questo amore è panna montata al veleno / Ne voglio ancora”.
“E tu, sei il contrario di un angelo Tu, sei come un pugile all’angolo E tu scappi da qui, mi lasci così“
Alla fine una relazione, o anche semplicemente durante un’incomprensione molto intensa, è davvero facile che l’immagine celestiale che si può avere del proprio partner venga diametralmente ribaltata. Perciò un angelo può diventare il suo contrario, ai nostri occhi. Allo stesso tempo, capiamo che anche per lui o lei la situazione non è piacevole, e agisce così perché è come “un pugile all’angolo”.
“Dimmi che non ho ragione Vivo dentro una prigione Provo a restarti vicino Ma scusa se poi mando tutto a puttane”
In piena crisi relazionale si spera sempre si sbagliarsi, di aver colto segnali negativi che magari non c’erano, e che tutto in realtà vada bene. Molto spesso l’amara verità è ben diversa e gli amanti si feriscono a vicenda cercando di non farsi colpire ma anche di salvare l’un l’altro, in una lotta inutile che non può avere vincitori.
“Non so dirti ciò che provo, è un mio limite Per un ti amo ho mischiato droghe e lacrime Questo veleno che ci sputiamo ogni giorno Io non lo voglio più addosso Lo vedi sono qui Su una bici di diamanti, uno fra tanti”
Il problema principale dei rapporti (d’amore, d’amicizia, che siano), segnatevelo ancora una volta: la comunicazione. Sarebbe bello che tutto andasse bene lasciando semplicemente che le cose scorrano da sole, ma non funziona così. Bisogna parlare, confrontarsi, discutere e mettersi in gioco, al costo di sacrificare la concezione immacolata che abbiamo del rapporto, se davvero ci si tiene fino in fondo.
In conclusione, Mahmood e Blanco si esprimono in una ballata d’amor sofferente, inconsolabile, che trasmette fragilità e delicatezza di emozioni. I due cantanti trascrivono queste sensazioni, nelle quali tutti possiamo identificarci, in bellissime metafore ed immagini di forte impatto; che, neanche a dirlo, subito catturano l’ascoltatore.