Lanciamoci nell’interpretazione del testo di Brividi, già una canzone di enorme successo dopo la vittoria di Mahmood e Blanco a Sanremo
Brividi è la canzone che ha vinto Sanremo 2022. Scritta da Mahmood, Blanco e Michelangelo (Michele Zocca), la canzone gioca su di un’atmosfera delicata e commovente. Trova il suo momento migliore nell’incantevole refrain affidato all’accurata armonizzazione delle voci spettacolari dei due.
Il testo del brano si affida a diverse allegorie per descrivere il momento di crisi in un rapporto d’amore. Piccola nota: il significato è universale ma il riferimento al maschile (sei cambiato) disegna la chiara immagine di una relazione tra due uomini. Un segnale di cambiamento concreto, che Sanremo ha premiato. Inoltriamoci nelle liriche della composizione.
“Ho sognato di volare con te Su una bici di diamanti Mi hai detto sei cambiato Non vedo più la luce nei tuoi occhi”
La passione tra i due amanti è in dubbio. Chi canta (qui, Mahmood) sogna l’ideale di una relazione idilliaca, che richiama questa particolare immagine di una “bici di diamanti” che vola. Una delle infinite metafore tramite cui si potrebbe descrivere quell’inesprimibile sensazione data dall’amore. Ma c’è qualcosa che non va: “Non vedo più la luce nei tuoi occhi”.
“La tua paura cos’è? Un mare dove non tocchi mai Anche se il sesso non è La via di fuga dal fondo Dai non scappare da qui Non lasciarmi così”
Ci viene fatto intendere che l’amante, la persona cara che il narratore teme di perdere, vuole andarsene. Forse perché, come spesso capita, ha paura dell’impegno, o di restare deluso da una relazione di lunga durata. Per “tenersi a galla”, stando alla metafora del mare, cerca di spingere oltre la relazione nei rapporti intimi; che però, come sappiamo, da soli non bastano a far funzionare un rapporto.
“Nudo con i brividi A volte non so esprimermi E ti vorrei amare ma sbaglio sempre E ti vorrei rubare un cielo di perle”
La situazione è profondamente difficile e i due cantanti nel ritornello esprimono tutta l’insicurezza data da questo tipo di momento. La nudità, così come l’impossibiità di articolare la natura di questa profonda sofferenza, ne esprimono ogni sfaccettatura. Torniamo qui nel campo dell’amore come bene prezioso: dopo la “bici di diamanti” abbiamo anche “un cielo di perle”, due bellissime immagini poetiche.
“E pagherei per andar via Accetterei anche una bugia E ti vorrei amare ma sbaglio sempre E mi vengono i brividi, brividi, brividi”
Sarebbe bello, nei momenti di crisi dei rapporti, poter semplicemente lasciar perdere tutto e gettare la spugna; persino, venir meno al proprio bisogno di onestà e fiducia e abbracciare il comportamento distruttivo del compagno o della compagna. Accettare, insomma, “una bugia”, pur di sentirsi meglio anche solo per un attimo.