Non giriamoci intorno: il Festival del 2022 è stato parecchio sottotono rispetto a quello del 2020 e quello del 2021. Pochi brani davvero interessanti, pochi “personaggi” fuori dalle righe, ospiti per la maggior parte da dimenticare, e due vincitori già annunciati che, d’altra parte, hanno sventato un disastro per un soffio.
I pezzi migliori di questa edizione sono tuttora ingiustamente ignorati ed è nostro compito recuperarli per farveli riascoltare ancora una volta e, magari, farvi cambiare idea. Ogni brano del 2022 ha avuto un potenziale Sanremese, ma solo pochi hanno saputo spingersi più in là con ardire e ambizione. Ecco quali.
Ditonellapiaga e Rettore – Chimica
Un pezzo esagitato ed ispirato che, su una base dance anni ’80 fuori controllo, parla di intesa sessuale e rapporti intimi. Una dimensione che, “dopo” la pandemia, deve ancora recuperare la sua normalità e che le due cantanti, assicurano, accoglierebbe chiunque purché vi sia la giusta, appunto, “chimica”.
Dargen D’Amico – Dove Si Balla
Un po’ la “Musica Leggerissima” del 2022, questo pezzo ostinatamente dance invita ironicamente a liberarsi dalle preoccupazioni in un periodo nel quale, lo sappiamo, di preoccupazioni ce ne sono ancora un bel po’. Uno dei pezzi più interessanti non solo per via del testo e della base intuitiva e coinvolgente, ma anche grazie alla personalità esplosiva del vecchio Dargen.
Anche se Brividi era annunciata come vincitrice fin dall’inizio, questo non la rende ovviamente una composizione meno valida. Un pop/soul che affida alle voci perfette dei due cantanti l’espressione del più classico degli amori (e della sofferenza mista a gioia che ne deriva); un pezzo già indimenticabile.
Sangiovanni – Farfalle
Sangiovanni mostra alla nuova generazione come si fa la musica pop: un ritmo danzereccio misto elettronico che parla d’amore con l’ingenuità di una volta ma anche con la spontaneità dei nuovi tempi. Un pezzo autenticamente incisivo, con un refrain orecchiabile, le giuste dosi di rap ma senza dissing e qualche drop da discoteca qua e là. Di sicuro impatto.
La Rappresentate di Lista – Ciao Ciao
Qualcuno ancora non riesce a cogliere l’ironia intrinseca delle composizioni moderne dei gruppi “indie”: fare pop per cambiare il pop da dentro, elaborare pezzi divertenti e critici insieme, affrontare la sfida della composizione commerciale dall’alto di una preparazione autoriale. Veronica Lucchesi e Dario Mangiarancia lo hanno fatto con un pezzo che musica uno spettacolare party alla fine del mondo.