È stata la mano di Dio Sorrentino parla della possibile candidatura all’Oscar

Intervistato da Variety, Paolo Sorrentino ha parlato di una nuova possibile candidatura agli Oscar con È stata la mano di Dio

È stata la mano di Dio; Oscar 2022
Filippo Scotti nel nuovo film di Paolo Sorrentino
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È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino (qui la meravigliosa lettera che De Niro ha scritto al film) è uno dei film scelto dall’Academy da inserire nella shortlist in vista dei prossimi premi Oscar nella categoria del Miglior Film Straniero. Il regista partenopeo ha parlato proprio di questo a Variety, spiegando che una sua nuova candidatura non farebbe altro che certificare quella con cui vinse nel 2014 grazie a La Grande Bellezza.

È un grande onore e una grande responsabilità rappresentare ancora una volta il mio Paese. Essere candidato per la seconda volta mi riempie di gioia perché significa che la prima volta non è stato solo un colpo di fortuna. Questa seconda candidatura indica continuità nel mio lavoro e uno standard quantomeno dignitoso.

La campagna degli Oscar è molto stimolante e divertente. Ma allo stesso tempo è faticoso e richiede molto lavoro. Viaggi molto e cambi posto molto velocemente. La parte più complicata di quest’anno, purtroppo, ha a che fare con le limitazioni dovute alla pandemia.

Andando avanti con l’intervista, Sorrentino ha anche parlato del fatto che difficilmente l’Academy premi film non in lingua inglese come Miglior Film. Questo è accaduto solamente una volta nella storia, nel 2019, con Parasite.

Gli Oscar sono un premio che è nato negli Stati Uniti e lì è cresciuto. Quindi penso che sia del tutto naturale che la maggior parte dell’attenzione vada ai film in lingua inglese. Ma ovviamente, non essendo americano, spero che fenomeni come Parasite possano ripetersi. In ogni caso, credo che ci sia un interesse abbastanza ampio da parte dell’industria e della critica cinematografica statunitense nei confronti dei film stranieri.

Infine il regista campano ha dato il suo punto di vista su una delle critiche maggiormente mosse ai film moderni, ovvero sia l’eccessiva lunghezza.

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Posso solo parlare della mia esperienza personale. La Grande Bellezza durava due ore e venti minuti, ma non ho mai ricevuto critiche riguardo alla sua durata. È stata la mano di Dio dura due ore e dieci minuti, e anche in questo caso non ho sentito particolari lamentele riguardo alla durata del film. Un film ha la sua necessità, il suo ritmo, la sua ampiezza e lunghezza che rispecchiano queste esigenze. Se un film è ben fatto, può essere molto lungo e accontentare chiunque.

Cosa ne pensate?