Altra serata del Festival di Sanremo, altra polemica. Ieri sera infatti a condurre la kermesse insieme ad Amadeus c’è stata Drusilla Foer che si è dimostrata davvero divertente e spigliata. In una delle gag che ha inscenato si è travestita da Zorro, con tanto di baffi finti. Quando ha tolto tutti i mascheramenti, ha tolto anche, ovviamente, la finta peluria da sotto il naso. Questo gesto le ha provocato un nel po’ di dolore, portandola ad un’imprecazione a mezza bocca.
Ebbene queste parole hanno suscistato lo sdegno della frangia più cattolica dell’opinione pubblica, alla quale ha dato voce Mario Adinolfi. Su Twitter il Leader de Il Popolo della Famiglia ha evidenziato il suo disappunto.
Mi dicono che Drusilla, togliendosi i baffi da Zorro, avrebbe bestemmiato – scrive il politico. Io non l’ho sentito, ma se fosse accaduto sarebbe un atto gravissimo e mi dispiace davvero molto perché la performance di Gianluca Gori era più che gradevole. Ma bestemmiare Dio non si può, proprio no.
Adinolfi aveva già avuto da ridire due giorni fa, durante la prima serata del Festival di Sanremo. In quel caso aveva attaccato Achille Lauro che, durante la sua esibizione, aveva inscenato un battesimo (qui per vederla). Il politico aveva tacciato questo gesto come blasfemo scrivendo:
Una volta Sanremo era lo specchio del Paese – scrive il Leader de Il Popolo della Famiglia . Ora pare un manicomio dove sono tutti omosessuali o “fluidi” e vanno in giro mezzi nudi e coi capelli pitturati manco fossimo tribù cheyenne. Poi in mezzo al caos ridancian-isterico spunta un Massimo Ranieri e ti ricordi di chi siamo.
In quel caso aveva trovato il sostegno anche di un altro esponente politico, Simone Pillon che aveva scritto:
Dice che “gli artisti devono potersi esprimere” – scrive invece Pillon. Perchè gli “artisti” non provano a sfottere allo stesso modo il Ramadan?