Nelle ultime ore il web è andato in tumulto a causa di voci riguardo la presunta (e assolutamente NON CONFERMATA) dipartita di Mia Khalifa, ex porno attrice libanese di 28 anni. Il tutto ha avuto inizio da quando il suo profilo Facebook, che raccoglie 4,2 milioni di followers, è stato modificato nel memoriale utilizzato dalla piattaforma social quando una persona viene a mancare. Ora infatti l’account recita la scritta in memoria di ed invita tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerla a lasciare un messaggio o un commiato.
Tutti i post dell’ex icona di Pornhub sono scomparsi, così come anche la sua foto profilo. Al momento non è chiaro se si tratta di un attacco informatico di qualsiasi genere ai danni dell’account di Mia Khalifa, ma data l’assenza di comunicazioni ufficiali, è molto probabile che si tratti semplicemente di un problema con la piattaforma social.
AGGIORNAMENTO: l’attrice ha da poco pubblicato una storia su Instagram, quindi possiamo confermare che si tratta di un disguido tecnico o di hacking.
Non sarebbe la prima volta che l’ex porno attrice si trova di fronte ad una sua presunta morte. Nel 2020, aveva infatti di una bufala sulla sua dipartita che ha incontrato su Twitter.
Il tweet diceva: “Molto scioccante……. Mia khalifa si suicida. RIP #miakhalifaِ” a cui aveva risposto: “Per favore, non pensare che non tenga traccia di ciascuno dei miei amici che non hanno inviato ancora fiori di condoglianze”.
La Khalifa aveva inoltre raccontato, in modo molto meno divertente, di aver ricevuto minacce di morte perfino dall’ISIS, causate da un video nel quale si esibìin atti sessuali indossano un hijab, indumento tradizionale delle donne islamiche. Questo evento traumatico contribuì a farle prendere la decisione di abbandondare il porno.
Non so dov’ero [subito dopo lo scandalo] – raccontò. Avevo iniziato a dissociarmi e fare finta che quelle cose non fossero successe fino al punto da non parlare di pornografia per i tre anni successivi. Mi ero semplicemente zittita e non ne parlavo mai. Non posso semplicemente infilare le cose sotto il tappeto e sperare che vadano via, non funziona così. Devi affrontarle a testa alta e parlarne. La sensazione è quella di “Non voglio parlare perché non voglio portare attenzione alla cosa”, ma ho bisogno di parlarne. Ho bisogno di spiegarmi come mai tutti continuano ad interpretare male l’intera faccenda, è quel comma 22 del non volerla ri-tirare fuori ma di doverlo fare perché è l’elefante nella stanza dovunque vai
Parlando della sua vita una volta che il video era diventato virale, costringendola a nascondersi, descrive l’appartamento in cui viveva, dice: “Era disgutoso, pessimo. Era infestato dagli scarafaggi, è stato il peggior periodo della mia vita”