Come ogni anno, il 27 gennaio si celebra la Giorno della Memoria, un giorno destinato a rendere omaggio alle vittime della Shoah e a ricordare gli orrori dell’Olocausto. Per ricordare, non potevamo non consigliarvi un po’ di film sulla Shoah.
Il cinema, come spesso accade con fatto storici di una simile portata, ha cercato di raccontare la Shoah, di ridare voci ai protagonisti delle torture subite dagli ebrei (e non solo) durante la Seconda Guerra Mondiale.
E proprio in occasione della Giorno della Memoria abbiamo deciso di consigliarvi dieci film sulla Shoah da vedere: l’olocausto secondo la settima arte.
10 Film sulla Shoah da vedere: l’Olocausto secondo la settima arte
Il più classico film sulla Shoah: Il diario di Anna Frank
Uscito in sala nel 1959 dopo la presentazione al 12° Festival di Cannes, Il diario di Anne Frank è il film diretto da George Stevens, basato sull’opera teatrale a sua volta tratta dal diario della giovane Anna Frank.
La storia è quella di Anna Frank che, nel 1942, per sfuggire alle leggi razziali e alle SS, si nascose, insieme alla sua famiglia, in una soffitta di Amsterdam. Insieme alla famiglia Van Dann, Anna vivrà una sorta di non-vita, costretta a non poter camminare o usare il bagno di giorno.
Altro film classico da vedere sulla Shoah è Schindler’s List, il film diretto da Steven Spielberg che vede Liam Neeson nei panni del protagonista, Oskar Schindler che, grazie alla sua fabbrica, riuscì a salvare migliaia di ebrei dalla deportazione nei campi di concentramento.
Nel film è presente anche Ralph Fiennes nei panni del crudele ufficiale delle SS Amon Goeth, che Schindler cercherà di corrompere per salvare la vita degli operai ebrei che lavorano nella sua fabbrica.
È entrata nella storia del cinema la scena in bianco e nero della deportazione, su cui torreggia l’immagine di una bambina con un cappotto rosso, ultimo tocco di colore della vicenda.
Il labirinto del Silenzio
Presentato in anteprima al Festival di Toronto, Il labirinto del Silenzio è un film che parla soprattutto delle conseguenze della Shoah.
Il film inizia nel 1958 a Francoforte sul Meno e segue il giovanissimo procuratore Johann Radmann che, con l’aiuto del giornalista Thomas Gnielka, comincia un’indagine contro il professore Schulz, che ha prestato servizio ad Auschwitz e continua a lavorare in un liceo.
Per Radmann questo sarà solo l’inizio di un’indagine molto più ampia che lo porterà a scoprire le immense responsabilità che gran parte della Germania ha nei confronti delle vittime dell’Olocausto.
Le indagini dell’uomo porteranno poi, nel 1963, al famoso processo di Francoforte, noto anche con il nome di Secondo Processo di Auschwitz.
Il figlio di Saul
Presentato al festival di Cannes nel 2015 dove ha vinto il Grand Prix della Giuria, Il figliodi Saul è uno struggente ritratto di un padre alla ricerca di una morte dignitosa per il figlio.
Saul, infatti, è un uomo che fa parte del Sonderkommando, il gruppo di prigionieri ebrei che sono costretti ad aiutare i nazisti nella strage che compiono ai danni degli ebrei.
Un giorno l’uomo vede i medici nazisti uccidere un uomo che era riuscito in qualche modo a sopravvivere al gas: Saul sostiene che l’uomo sia suo figlio e che vuole dargli una degna sepoltura.
Il bambino con il pigiama a righe
Tratto dal romanzo omonimo di John Boyne, Il bambino con il pigiama a righe racconta l’incredibile amicizia tra Bruno, un bambino tedesco, figlio di un ufficiale delle SS, e Shmuel, un bambino ebreo che vive nel campo di concentramento vicino alla casa di Bruno.
Nonostante il lavoro del padre e il crescente odio nei confronti degli ebrei, Bruno – che si sente molto solo – e Shmuel che cerca suo padre, continueranno a far crescere la loro amicizia, fino a un finale tragico.