Tinto Brass confessa: “Avrei dovuto dirigere Rambo e 9 settimane e ½”

Parlando con il Corriere, TInto Brass ha raccontato di aver avuto in passato la possibilità di dirigere Rambo e 9 settimane e ½

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Credits: Wikipedia/ Gorupdebesanez
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Tinto Brass, celeberrimo regista noto principalmente per i suoi film erotici, per molto tempo è stato uno dei cineasti più in voga del nostro Paese. Arrivato alla veneranda età di 88 anni si gode la sua pensione, lontano da 16 anni ormai dai set. Intervistato recentemente dal Corriere ha raccontato alcuni aneddoti riguardanti la sua carriera. In particolare ha espresso qualche rammarico relativo a alcune opere che avrebbe dovuto dirigere ma alle quali poi non prese parte.

Nell’arco della mia carriera ci sono state altre due grosse occasioni mancate, ma per un errore di valutazione del produttore, Dino De Laurentiis: Rambo e “9 settimane e ½”

Andando avanti con l’intervista, Brass ha anche parlato delle tante donne che ha lanciato nel mondo del cinema, spiegando che spesso mancano di riconoscenza nei suoi confronti.

La riconoscenza ha memoria breve. Si è ingrati all’insegna dei più impliciti rapporti di scambio nel mondo del cinema così come in ogni altro ambito professionale

Il regista ha poi spiegato che se dovesse girare un ultimo film, avrebbe solamente un nome in mente per il ruolo di attrice protagonista.

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Sarò ripetitivo, ma la donna che oggi mi ispira è Caterina [Virzì, sua moglie ndr]. Lei incarna la protagonista di “Ziva. L’isola che non c’è”, il mio film più annunciato e mai realizzato, ma anche di “A sangue caldo”, la storia che rievoca lo scandalo dei marchesi Anna e Camillo Casati Stampa di Soncino, di “Vertigini” e di altri lavori che ho scritto o revisionato negli ultimi anni

Infine, parlando molto più dell’uomo che dell’autore, Tinto Brass ha parlato della morte.

In uno stato di assoluta impotenza fisica la morte può sembrare una liberazione e io sono giunto a quel punto. Ogni uomo ha diritto a una morte dignitosa e davanti a un corpo segnato da malattie incurabili o da una definitiva perdita di coscienza si ha diritto alla decisione finale

Cosa ne pensate?