La Storia del Porno: dal primo film pornografico fino a PornHub

Un viaggio nel porno, il genere più discusso, amato, odiato. Dagli albori fino ad oggi.

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Femminismo e inclusività, il porno oggi

La pornografia e la sua industria hanno tuttavia incontrato molti problemi nel corso della storia. Questioni etiche ben precise che assumono sfumature differenti rispetto chi le pronuncia. Tra le tante, meritano un focus quelle legate ai movimenti femministi e alle loro posizioni rispetto al porno. Le battaglie per la libertà sessuale dei movimenti durante il periodo della contestazione, riuscirono a sdoganare la pornografia, come abbiamo detto prima.

Tuttavia, tra gli anni Ottanta e i Novanta, la terza ondata femminista sollevò questioni importanti, scagliandosi contro la pornografia e l’industria del porno, in particolar modo. Questioni che ancora oggi portano i loro strascichi, in un mondo che latita nell’essere inclusivo oltreché a veicolare messaggi e stereotipi oppressivi e sbagliati.

Inoltre, il porno avrebbe uno sguardo prettamente maschile, escludendo quindi le donne dalla fruizione. E quindi contenuti che ricalcano tutti gli stereotipi per soddisfare il piacere visivo (e non solo) dell’uomo. In altre parole, il porno è un genere sessista fatto da un mondo altrettanto sessista poiché dedicato solo al sesso maschile poiché la donna non deve mai trovarsi al di qua del set o dello schermo.

Nell’epoca contemporanea, il porno si è avvalso di un sottogenere definito per l’appunto “pornografia femminista“. Un genere nato in risposta “alle immagini predominanti con alternative e crea una propria iconografia” (Tristan Taormino in J. Vogel, Female-friendly Porn, Metro, 21 aprile 2009). Molte pornostar, inoltre, hanno sempre spezzato una lancia in favore del porno, come Sasha Grey o come la stessa Ovidie, autrice di un libro su porno e femminismo.

Nel suo Porno Manifesto (Dalai Editore, 2003), l’ex pornostar francese (si) racconta il suo punto di vista su femminismo e pornografia, sollecitando uno svecchiamento con conseguente rinnovo di idee. Un libro nato dal senso di rabbia che nasceva in lei a causa dell’ignoranza che regna intorno al mondo del porno.

Viceversa, la recente storia di Mia Khalifa (che vi abbiamo raccontato qui) mostra invece come una parte di attrici rinneghi suo malgrado quanto fatto, gettando ombre sul mondo del porno ma soprattutto sulle difficoltà che si hanno una volta mollata questa industria che vede un perenne rinnovo delle sue protagoniste.

Illuminante in tal senso, Hot Girls Wanted, documentario presente su Netflix che osserva quello che accade in una casa di produzione indipendente che commercia principalmente video amatoriali. Tuttavia, da quanto si può osservare guardando alle vicende, il rapporto lavorativo sembra molto analogo al becero sfruttamento della prostituzione. Un caso isolato?

Insomma, è chiaro come il genere pornografico sia un genere che tende a creare discussioni e divisioni più di ogni altra cosa nel campo dell’industria cinematografica. Questioni principalmente etiche che vanno a toccare anche la semplice fruizione dello spettatore, anche se ad oggi sarebbe più corretto parlare dell’utente.

Questo perché, nel tempo, la fruizione del prodotto pornografico è andata a modificarsi. L’avvento di internet e della banda larga ha fatto sì che i cinema a luci rosse sparissero poco a poco in favore di un consumo più rapido e diretto. Ecco quindi la presenza di piattaforme che diventano anche case di produzione, ancor prima dell’avvento Netflix.

Basti pensare a Brazzers o PornHub, forse la più variegata e variopinta tra le case di produzione e distribuzione. Non solo piattaforma (un po’ troppo) libera che permette a chiunque di caricare il proprio lavoro ma anche portatrice di idee innovative nel mondo del porno. Emblematico in tal senso la creazione della Visionaries Director’s, in cui già ci sono due esordienti registi, quali Young MA e Bella Thorne, con il suo apprezzatissimo Her & Him.

Doveroso per onor di cronaca, menzionare il recente scandalo che ha convolto proprio PornHub e che solamente in questi tempi ha trovato una risposta (forse non tanto pronta) da parte di uno dei colossi del porno in streaming. Uno scandalo di cui vi abbiamo parlato ma che a suo modo coinvolge una larga fetta dell’industria del porno, tra problemi etici e legali, soprattutto.

Her & Him, la recensione del film porno di Bella Thorne

Può un genere rimanere sempre uguale ma allo stesso tempo evolvere in continuazione? La risposta è ovviamente sì, soprattutto se si parla del porno. Un genere che porterà con sé sempre polemiche varie e variopinte, ma che al tempo stesso è e sarà capace di adattarsi a chi ne fruisce, alle sue richieste, ai suoi desideri.

Ci si chiede se riuscirà mai a risolvere tutti quei problemi (etici) legati a fattori importanti quali inclusività nonché visioni più ampie e meno tossiche rispetto alla piaga del machismo e di modelli ben lontani da una realtà meno violenta e a totale appannaggio di uno sguardo prettamente maschile. Che i tempi di un radicale cambiamento siano maturi?