Un giorno davvero triste per la commedia italiana. A 92 anni se n’è andato a Genova Camillo Milli, autentica leggenda del cinema comico nostrano. Nell’arco di una lunghissima carriera ha lavorato praticamente con chiunque. Tuttavia il suo ruolo più noto è forse quello del mitico presidente Borlotti nella Longobarda calcio, allenata da Lino Banfi, in L’Allenatore nel Pallone, cult del 1984 di Sergio Martino.
Il grande attore se ne va a pochi giorni di distanza dalla scomparsa della moglie. Da qualche tempo era ricoverato in una clinica di Genova per i postumi del Covid. Milli iniziò la sua lunghissima carriera a teatro sotto la direzione di Giorgio Strehler. Esordì invece in televisione con Ragazze d’oggi di Luigi Zampa del 1955. Prese parte ad autentici capolavori del cinema italiano come Il Marchese del Grillo o In Nome del Papa Re.
Aveva lavorato anche con il mitico Paolo Villaggio in Fantozzi contro tutti del 1980 dove ricoprì il ruolo del Piermatteo Barambani, il dirigente della Megaditta che portò Fantozzi e Filini a fare i mozzi sul suo yacht personale. Milli Era noto anche al pubblico televisivo per aver recitato in fiction come CentroVetrine e nella nona stagione di Un Medico in famiglia.
Tra i molti altri progetti a cui Camillo Milli ha partecipato durante una luminosa e lunghissima carriera vanno ricordati Sogni mostruosamente proibiti, film del 1982 di Neri Parenti, In nome del popolo sovrano, Habemus Papam, Vogliamo i colonnelli o il Caso Mattei film del 1972, diretto da Francesco Rosi e dedicato alla figura di Enrico Mattei, presidente dell’ENI, morto in un attentato aereo il 27 ottobre 1962, per l’occasione interpretato da un meraviglioso Gian Maria Volontè.
Uno di quei volti col il quale tutti, almeno una volta nella vita, hanno riso di gusto.
Grazie di tutto Camillo, riposa in pace.