Céline Dion, tra talento e tragedie: storia di una leggenda
Céline Dion è una vera e propria leggenda del mondo della musica, ma la sua vita è stata costellata di sfide e momenti bui, che rivivono anche nel film Aline - La voce dell'amore dal 20 gennaio al cinema.
“My heart will go on” è uno dei versi più famosi di tutta la discografia di Céline Dion. E non solo perché accompagna la storia tragica tra Leonardo DiCaprio e Kate Winslet in Titanic, ma perché rappresenta un’ottima chiave di lettura per comprendere la carriera della cantante e la sua personalità.
Céline Dion – che in questi giorni è diventata virale sui social con il brano It’s All Coming Back to Me Now – è un’artista che sebbene sia stata spesso “accusata” di ricorrere troppo al mélo ha dimostrato di avere una voce portentosa e una forza di volontà ancora maggiore.
Il suo percorso – tanto di vita quanto in ambito musicale – è stato costellato di sfide, cadute e momenti che avrebbero spezzato anche il più duro dei cuori. Una proverbiale montagna russa, così piena di emozioni da diventare anche materiale per un film.
Aline – La voce dell’amore: il film che racconta Céline Dion
Diretto da Valérie Lemercier e distribuito da Lucky Red Aline – La voce dell’amore è il film che arriverà al cinema il 20 gennaio e che è ispirato proprio alla vita di Céline Dion.
La pellicola inizia sul finire degli anni ’60 in Quebec, in Canada, e segue le vicende di Aline (Valérie Lemercier), quattordicesima figlia di Sylvette (Danielle Fichaud) e Anglomard (Roc LaFortune) che ha un dono unico: una voce spettacolare.
Il talento della ragazza verrà scoperto da Guy-Claude Kamar (Sylvain Marcel), un produttore musicale che non solo sarà il suo mentore e l’uomo che le aprirà la strada per le esibizioni a Las Vegas, ma anche – e soprattutto – il grande amore della sua vita.
Alla scoperta di Céline Dion
Nata il 30 marzo 1968 a Charlemagne, in Quebec, Céline Dion ha dimostrato sin dall’infanzia una propensione al canto.
Ultima di quattordici figli, circondata da note, la ragazzina era solita cantare canzoni per i suoi fratelli e sorelle all’interno di un piccolo club di proprietà dei suoi genitori.
La determinazine a usare la propria voce per farne il proprio lavoro spinse la giovane Céline Dion – appena dodicenne – a inviare una demo di una canzone scritta da lei nella sua lingua natia, il francese.
Il brano giunse nelle mani di René Angélil, un manager conosciuto nel mondo della musica, che credette così tanto in quella giovane ragazzina da arrivare a ipotecare la propria casa pur di avere i mezzi per produrre il suo primo album.
Il brano ascoltato da Angélil si intitolava Ce n’était qu’un rêve e finì all’interno dell’album di debutto di Célin Dion, che si intitolava La voix du Bon Dieu.
L’album venne distribuito solo in Quebec dove venne certificato disco d’oro. Per lei si aprono le porte del successo e sebbene per tutti gli anni ’90 rimarrà una star “confinata” al suolo canadese – soprattutto perché cantava in francese – avrà comunque la possibilità di maturare esperienza e far crescere il proprio seguito.
Il successo statunitense
Nel 1990 Céline Dion pubblica il suo primo album in inglese, dal titolo Unison. I risultati vanno oltre le aspettative. L’album è disco d’oro negli Stati Uniti e il singolo Where does my heart beat ottiene la quinta posizione nelle classifiche.
Viene invitata al Tonigh Show da Jay Leno che le predice una carriera lunga e piena di soddisfazione. Ma a cambiare per sempre la carriera di Céline Dion ci penserà, incredibilmente, la Disney.
L’anno è il 1991 e la star dalla voce magnifica viene scelta per cantare insieme a Peabo Bryson la canzone principale del lungo metraggio animato La bella e la bestia. Il trionfo viene confermato dalla vincita del premio Oscar come Miglior canzone originale.
Sempre al Tonight Show Céline Dion tornerà per presentare il suo secondo album in inglese che si guadagnerà il plauso del Wall Street Journal che la definisce una “voce che si sente solo una volta in una generazione”.
L’amore con René Angélil e la consacrazione
Nel 1993 – dopo essersi esibita anche davanti al presidente Clinton e aver lanciato l’album The Colour of My Love, Céline rivela al mondo intero che la sua collaborazione artistica con René Angélil si è trasformata in una storia d’amore.
René Angélil – che la stessa Dion ha più volte definito l’uomo della sua vita – diventerà il marito di Céline Dion nel 1994, nel corso di una cerimonia nella basilica di Notre-Dame de Montréal.
Il matrimonio è principesco, sfarzoso, da favola. E favoloso è anche il rapporto tra i due, che continuano ad amarsi come il primo giorno e decidono di affrontare insieme tutte le avversità – e non saranno poche – che la vita metterà sul loro cammino.
Gli anni ’90 sono pieni di successi: ai Victoires de la Musique – gli equivalenti francesi dei Grammy – vince per Pour que tu m’aime encore, nel ’96 vince due Grammy Awards, uno dei quali per il miglior album dell’anno.
Nel 1997 diventa la prima artista a cantare due canzoni alla serata degli Oscar. Canta Because you loved me, tema del film Qualcosa di personale. Nel corso della stessa serata sostituisce all’ultimo momento Natalie Cole, che si era ammalata, e canta I finally found someone, theme principale di L’amore ha due facce.
Céline Dion dimostra così non solo di avere una proverbiale ugola d’oro, ma anche di avere dei nervi d’acciaio che le permettono di affrontare qualsiasi cosa.
Il 1997 è anche l’anno in cui esce Let’s Talk About Love, l’anno che contiene My heart will go on, theme di Titanic, che vincerà un Oscar per la miglior canzone originale e diventerà la pietra miliare del repertorio della cantante.