Come saprete, La Ballata di Buster Scruggs del 2018 è stato l’ultimo film al quale hanno lavorato insieme Joel ed Ethan Coen, dopo una lunghissima carriera insieme costellata da capolavori come il Premio Oscar Non è un Paese per Vecchi. A seguito di questa separazione, Joel ha deciso di portare avanti un progetto che aveva a cuore, ovvero sia la sua trasposzione della treagedia del Macbeth di William Shakespeare. Parlando con il Los Angeles Times, il cineasta ha spiegato che un progetto del genere non avrebbe mai potuto vedere la luce se a decidere ci fosse stato anche Ethan.
È fantastico, non c’è niente di simile. Quando le persone mi chiedono se ho un consiglio per la regia dico loro “trovati un partner” – dice Coen È un vantaggio enorme sotto ogni punto di vista. Hai qualcuno a cui puoi rivolgerti quando le cose vanno male e, in termini grossolani, hai un alleato dalla tua parte. Mi è mancato molto
Ma collaborare con qualcuno significa per definizione che stai perseguendo cose che siano reciprocamente interessanti, ed è quello che abbiamo fatto negli ultimi 35/40 anni. Quindi, quando Ethan mi ha detto alla fine di La Ballata di Buster Scruggs che sarebbe stato l’ultimo film insieme ho pensato che avrei cambiato le cose e avrei fatto altre cose per un po’. Sapevo che avrei diretto il prossimo film da solo. Se avessi lavorato con Ethan non avrei fatto Macbeth, non sarebbe stato interessante per lui.
L’idea per questo film è arrivata quando mia moglie [l’attrice Frances McDormand] stava pianificando di fare uno spettacolo teatrale di Macbeth e mi ha chiesto se lo avrei diretto. Ho detto che non l’avrei fatto sul palco, ma le ho detto che se avesse voluto pensarlo come un film avremmo potuto fare qualcosa di interessante”.
McDormand è finita sul palco del Repertory Theatre nel 2016 nei panni di Lady Macbeth al Berkeley e Joel Coen ha continuato a considerare una versione cinematografica.
È una modo in cui funziona il mio cervello – spiega. Se riesco a pensarci in termini cinematografici, allora posso capirlo. Inoltre, quando mi sono concentrato sul fatto che la era davvero una storia di omicidio, su una coppia che tramava un omicidio, mi sono sentito come se fossi a mio agio.
Poiché la McDormand, vincitrice di quattro Oscar, ha circa 60 anni, questo matrimonio con il Macbeth non sarebbe l’unione di due giovani coniugi in ascesa, ma piuttosto un forte legame di età ed esperienza.
È una Lady Macbeth in post-menopausa, non ha dato alla luce un erede, non ha intenzione di farlo, e questo gioca un ruolo centrale. Nel contesto di Shakespeare è un buon matrimonio, si amano. Stanno pianificando un omicidio, ma ehi, va tutto bene.
Cosa ne pensate?