Se lo storico Festival di Woodstock ebbe luogo, nel 1969, fu merito soprattutto di una persona: Michael Lang. Costui, dopo essersi fatto le ossa come organizzatore di eventi dal vivo in Florida sulla fine degli anni ’60, si fece un nome nel 1968 con l’organizzazione dei Miami Pop Festival (un po’ un contraltare del Monterey Pop Festival).
Un grande successo, che attirò nomi del calibro di Frank Zappa, John Lee Hooker, Arthur Brown e Jimi Hendrix. Da lì a Woodstock il passo fu breve: trasferitosi nella località a nord di New York (anche residenza in quegli anni di Bob Dylan), fu Lang a mettere su la famosa tre giorni nel territorio della fattoria di Max Yasgur.
We are very sad to hear that legendary Woodstock icon and long time family friend Michael Lang has passed at 77 after a brief illness. Rest In Peace. pic.twitter.com/wTVNoZ353r
Un evento che per molti si preannunciava come un fallimento e che finì invece con l’essere il canto del cigno (letteralmente) della cultura e dei sogni di un’intera epoca e di un’intera rivoluzione generazionale. Il più famoso evento concertistico di sempre, simbolo dell’era hippie e del momento d’oro del rock classico.
Nelle decadi successive Lang è sempre rimasto un’icona legata all’eredità del Festival. In seguito è stato coinvolto anche nell’organizzazione dei famosi (e controversi) eventi revival: Woodstock ’94 e Woodstock ’99. Sempre lui ha tentato di organizzare anche Woodstock 50, nel 2019, salvo dover poi rinunciare all’ultimo momento. Oggi tutto il mondo della musica lo ricorda.
JUST IN: #Woodstock organizer @HippyMike1969 MICHAEL LANG passed .RIP man! I was a baby when #Woodstock happened but lived near the site; remember growing up the stories from those who went LANG helped pull off one of the most impossible and immortalized music events in history! pic.twitter.com/UHRP6Bib87