Burial è tornato, più misterioso e indefinibile che mai
Se c’è un artista che nella scena musicale seguita a mostrarsi atipico e radicalmente alieno ai compromessi, è sicuramente Burial. Lo prova il suo nuovo EP, dall’emblematico titolo Antidawn. Un disco che si perde in sperimentazioni ambient dal carattere a tratti rumoristico, a tratti atmosferico; davvero difficile da ascoltare per chi è abituato a musica più “concreta” e diretta.
Le canzoni dell’EP sono belle estese (la più lunga, Strange Neighbourhood, dura 11 minuti ed è divisa in varie sezioni) e mettono alla prova il musicofilo più incallito. Certamente, inutile girarci intorno, non un disco da ascoltare in auto andando al lavoro, o in palestra, o da mettere come colonna sonora di una festa.