The Hollywood Reporter ha organizzato la consueta tavola rotonda alla quale hanno partecipato moltissimi attori tra i quali Nicolas Cage che ha raccontato un bizzarro aneddoto avvenuto sul set del suo ultimo film Butcher’s Crossing dove un cavallo ha tentato di ucciderlo. Il racconto è nato quando Jonathan Majors, anche lui presente nell’evento e protagonista del western The Harder They Fall si è scambiato con l’attore di Pig esperienze riguardanti il lavoro con gli animali.
Almeno avevi un bel cavallo – ha detto Cage a Majors. Il mio sul set di Butcher’s Crossing, chiamato Rain Man, voleva uccidermi. Continuava a provare a disarcionarmi e a farmi sbattere la testa contro i tetti. Poi scendevo e cercavo di essere gentile con lui, e lui mi dava una testata. Non è stato divertente. Ho sempre avuto buone esperienze con gli animali. Ho sempre avuto grandi esperienze con i cavalli, ma Rain Man voleva uccidermi.
Sono così felice di aver superato quel film vivo. Dopo l’ultima inquadratura ho detto al regista: “Gabe [Polsky], non salirò più a cavallo”. Poi uno dei nativi americani ha detto: “Oh, Nic sta per scendere da cavallo. Andiamo avanti”. “OK, va bene” ho pensato. Quindi sono salito a cavallo e letteralmente, di nuovo, ha continuato a cercare di disarcionarmi. Mi hai quasi ucciso durante la mia ultima inquadratura. Ho un disturbo da stress post-traumatico causato da Rain Man.
Nella stessa occasione Nicolas Cage ha anche racconto di aver supplicato suo zio Francis Ford Coppola di dargli una parte in Il Padrino – Parte III.
Mio zio stava facendo Il Padrino III e io dissi: “Penso davvero che dovrei essere nel tuo film, zio. Penso davvero che sarebbe una buona idea se mi scegliessi. Penso che potrei recitare questa parte” – racconta Cage. Stava per scegliere Andy Garcia, e ho detto: “Ma io mi vedo più come il figlio di James Caan, e lui interpreta il figlio di Sonny. Non sta interpretando il figlio di Michael. È il figlio di Sonny. Mi sento solo un po’ più James Caan”. Semplicemente non è successo. Quello era un film in cui non mi hanno fatto entrare e nel qiale volevo davvero essere.
Che ne pensate?