Le Pussy Riot identificate come “agenti stranieri” dal governo russo [FOTO]

Pussy Riot
Credits: MSNBC / YouTube
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Due componenti delle Pussy Riot sono state praticamente accusate di spionaggio

Il governo russo ha etichettato Nadya Tolokonnikova e Nika Nikulshina, famose componenti del gruppo russo Pussy Riot, come “agenti stranieri”; precisamente, a farlo è stato il Ministero della Giustizia. Che cosa significa: le due artiste sono accusate di spionaggio e di ricevere fonti da paesi stranieri.

Il governo ha introdotto questo genere di accusa nel 2012. Richiede, una volta comprovata, che tutti coloro riconosciuti come corrispondenti a questa etichetta devono per legge indicare tale status “cioè di agenti stranieri” su ogni post social. Le due artiste, nominate in una nuova lista assieme a giornalisti e altri dissenzienti, hanno reagito immediatamente con una risposta sardonica.

Innanzitutto hanno aggiunto alla loro bio Twitter la voce “foreign spies”, per scrivere poi in un tweet polemico: “QUESTO MESSAGGIO (MATERIALE) CREATO E DISTRIBUITO DA UN MASS MEDIA [-um, sic.] STRANIERO FACENTE FUNZIONI DI UN AGENTE STRANIERO. Due delle Pussy Riot, Nadya Tolokonnikova e Nika Nikulshina, sono state aggiunte dal governo ad una lista di “agenti stranieri”.

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“Viene [quindi] loro richieto di iniziare ogni tweet con questo disclaimer. Reazione ufficiale. 1: LOL; 2: Non etichetteremo i nostri post, il governo può etichettarsi il suo culo se gli va; 3: Ricorreremo in corte d’appello; 4: La Russia sarà libera“. Le Pussy Riot sono note per essere sempre state ardentemente critiche nei confronti del governo di Valdimir Putin, finendo anche in prigione a causa delle loro posizioni.