Molti l’hanno scoperta come attrice (era ne I Cesaroni), ma negli ultimi anni Margherita Vicario ha dimostrato che il suo più grande talento è la musica. Bingo è un album ricco di significato. Moderno e travolgente, raccoglie una serie di brani eccezionali. Giubbottino, Abauè (Morte di un Trap Boy), Mandela, Piña Colada sono già singoli di enorme successo. La personalità di Margherita emerge però anche nella semplice e sincera Come va e nella divertente Troppi preti Troppe suore.
4. Carmen Consoli – Volevo Fare la Rockstar
A settembre arriva poi il nuovo album della “cantantessa” sicula. Carmen Consoli non delude mai e il suo Volevo Fare la Rockstar è una bella prova di talento e cantautorato di alto livello. Tra viaggi nel mondo onirico e dialoghi con il padre, Carmen racconta la sua vita, la Sicilia, l’Italia e i sogni di una bambina che in fondo voleva solo fare la rockstar (e ci è riuscita alla grande!).
Dj e cantautore originale, Cosmo torna a far ballare con un nuovo disco intitolato La terza estate dell’amore. Non si tratta di un semplice disco, ma di un vero e proprio manifesto culturale. L’artista invita tutti a ricominciare a vivere, ballando su quel che resta della società per dare vita a un futuro prospero e felice. La musica illegale è solo una delle piccole grandi perle contenute in questo album.
2. Fast Animals and Slow Kids – È già domani
Per tutte le grandi band indie rock arriva il momento di pubblicare un album maturo e riflessivo. Per i Fast Animals and Slow Kids questo album si intitola È già domani e rappresenta uno dei lavori più completi in assoluto. Arricchito da una collaborazione con Willie Peyote nel singolo Cosa ci direbbe, questo album raccoglie riflessioni profonde e rappresentazioni efficaci delle incertezze della vita moderna. Il tempo scorre e la paura del futuro è uno spettro incombente, ma in mezzo a tanto buio forse una speranza resiste.
Caparezza è un artista in costante e continua evoluzione. Il percorso che porta da Mikimix al Caparezza che conosciamo oggi è stato lungo e tortuoso. Campione dei Novanta racconta magistralmente la “morte” di Mikimix e la nascita di Capa. Con Exuvia Caparezza spiega le ali e prende il volo. Nel disco troviamo l’eterno conflitto tra l’uomo e l’artista. Emerge poi un dualisimo tra presente e passato, la voglia di fuggire dal disco precedente, di non lasciarsi inquadrare in un’immagine fissa e stereotipata. C’è la morte, o meglio La Certa, unico riferimento imperturbabile in mezzo a un uragano di cambiamenti continui. Exuvia è un’opera densa, complessa e toccante, perfetta in ogni sua nota e in ogni suo verso.
