Non facciamoci trovare impreparati alla nuova musica del 2022
Il nuovo anno sta per iniziare: sempre la stessa musica, direte voi. E invece no. Il 2021 ci ha lasciato dietro un sacco di belle canzoni, di begli album e di ottimi nuovi artisti. Ma è già il momento di guardare avanti. Cosa ci dobbiamo aspettare dalla musica del 2022? Quali nuovi band e cantanti faranno il botto, diventando fenomeni della nuova era? Non lo sappiamo, ma mentre aspettiamo di scoprirlo ecco stilata qui per voi una bella lista di artisti giovanissimi ed esordienti da tenere assolutamente d’occhio. Il ’22 sarà il loro anno?
The Lazy Eyes / Psychedelic Rock
Nostalgici del rock psichedelico vecchia maniera, stile primo Tame Impala o The Black Angels? Ci sono The Lazy Eyes per rispondere a tutte le vostre esigenze. Arrangiamenti ipnotici, riffate acid ed effetti vintage anni ’60 rendono la loro musica un perfetto trip per chi cerca suoni d’altri tempi ma realizzati da gruppi giovani. Perdetevici.
Cathy Jain / Bedroom Pop
Cathy Jain si fa strada nel mondo del bedroom con arrangiamenti raffinati, un po’ stile mxmtoon, un po’ Clairo, che sembrano voler tracciare un punto e virgola nell’evoluzione di un genere che nel 2021 mostra sempre maggiori possibilità espressive. La giovane autrice sembra già da sè intuirne parecchie, tra atmosfere psichedeliche e toni pop coloratissimi. Il 2022 la accoglierà?
English Teacher / Gothic Rock
Questa è la band da scoprire per i fan deiCure e di quel tipo di post-punk più cupo che rumoroso, più nichilista che festaiolo. Il gruppo ha all’attivo solo sei singoli per ora, ma la loro formula sta convincendo tutto il mondo del rock Gen Z, a partire dal cantato recitativo alla Dry Cleaning della carismatica front-woman, Lily Fontaine.
Geese / Indie Rock
L’indie rock è un genere che si è un po’ spento negli ultimi anni, a favore delle iper-produzioni digitali che hanno conquistato il mainstream nell’era immediatamente pre-virus. Nel 2022 le cose promettono di cambiare e questa carismatica band, i Geese, ha tutta l’intenzione di riportare in auge un suono autentico, chitarristico, ispirato e alieno ai compromessi.
Daine / Emo Rap
Daine è entrata in scena da non molto ma sta già convincendo tutti con il suo rap melodico che guarda ad autotune ed 808 da una parte e alle chitarre distorte e al rock vintage dall’altra. La ragazza è già un’icona, avendo imparato a sfruttare i motivi visivi delle nuove tendenze dark pop nel coltivare un’immagine di sé accattivante ma sempre pur sostenuta da composizioni interessanti e produzioni audaci.
Piri e Tommy Villiers / Dance
Piri e Tommy Villiers hanno pubblicato solo due canzoni insieme finora, entrambe nel 2021. Solo due (delle quali una qui sotto), ma bastano e avanzano. Le basi elettroniche jungle ad opera del produttore contrastano magnificamente con il cantato soffice ed etereo di Piri, dando vita ad un’elettronica pop soave e scorrevole come non se ne sentiva da un po’.
Yard Act / Post-Punk
Come ormai sappiamo bene, il post-punk inglese è entrato in una nuova era dell’oro. Gli Yard Act sono solo l’ultimo di una fila di nomi che all’alba degli anni ’20 stanno accorrendo a ridare prestigio ad uno dei generi rock da sempre più rispettati. L’ultimo nome, è vero, ma con uno stile e una convinzione che promettono per loro un luminoso (nonché graffiante) avvenire.
Wargasm / Nu Metal
I Wargasm sono un duo completamente folle che propone un metal molto hardcore e giovanile, influenzato dalle storiche produzioni nu di inizio millennio ma con una bella dose di condimenti elettronici che tradiscono dietro ai due musicisti una preparazione piuttosto eclettica. La cantante della band, Milkie Way, è già un’icona.
PinkPantheress / Bedroom R&B
La bravissima PinkPantheress, classe 2001, è uno dei nomi da tenere d’occhio nell’R&B di nuova generazione. Il suo stile semplice e diretto mescola le influenze asciutte e lo-fi del bedroom pop con un’elettronica concitata e frenetica tipicamente inglese. Il connubio è stupendo e consente alla cantante di creare un linguaggio a sé stante, intrigante quanto basta.
Nation of Language / Synthpop
Se siete appassionati di musica anni ’80, sintetizzatori e ritmi elettronici asettici, i Nation of Language fanno per voi. Un po’ New Order, un po’ Depeche Mode, molto OMD, questo complesso newyorchese re-inventa completamente il synthpop per il nuovo decennio con un’operazione che è chiaramente nostalgica ma anche molto, molto ispirata.