Magari ce li vediamo ogni anno, magari li osserviamo passare in TV tra un pasto e l'altro: ma alcuni film di Natale sono davvero delle pellicole da evitare
Come ogni anno è quasi facile fare una lista di film natalizi da vedere assolutamente (qui trovate la nostra), ma non si parla mai di quei film di natale che invece… be’, non sono così imperdibili.
Ovviamente i motivi per cui un film può non piacere sono innumerevoli: perché non ha rispettato le aspettative, perché è troppo melenso o perché, effettivamente, sono solo brutti film di Natale.
Ecco allora una lista dei peggiori film di Natale in cui potreste imbattervi in queste feste (e che forse potreste anche amare, per quel gusto camp che vive nell’arte).
Per quanto possa essere scontato, non si può parlare di film di natale brutti senza citare tutta la tradizione dei Cinepanettoni, specialmente dagli anni Duemila in poi.
Dai vari Natali in India, Sul Nilo fino al recente, orribile e disastroso In Vacanza su Marte, sono pochi i film di questo filone tutto italiane che si possono salvare.
Per quanto siano film che hanno sempre una certa fascia di pubblico e che incontrano anche il favore di molti spettatori, è obiettivo ammettere che la maggior parte di questi film sono scritti male, interpretati molto spesso peggio e, a oggi, sono invecchiati male.
Nella maggior parte dei casi sono pieni di bias, sessisti e di certo non sono stati in grado di evolversi, di cambiare insieme al pubblico. Tanto che, ad esempio, Vacanze su Marte sembra un film dei primi anni ’90.
Uscito in sala nel 2016 e con un cast di tutto rispetto che include Jennifer Aniston, Olivia Munn e Jason Bateman, La festa prima delle feste è uno di quei film di Natale assolutamente inutili e dimenticabili.
La pellicola vorrebbe essere una commedia incentrata su una festa aziendale di cui, ben presto, si perde il controllo.
Il risultato è un mix di situazioni cringe, di battute vecchie e già viste/sentite: per di più gli attori sono tutti così occupati a salvare il salvabile che finiscono con l’essere inglobati dalla trama non-sense.
Quanto a storie con trame leggermente – per usare un eufemismo – cringe non si può fare a meno di citare Natale in affitto, il film con Ben Affleck e James Gandolfini.
La storia è quella di un ricco uomo d’affari che finisce con l’assumere una famiglia – guidata da James Gandolfini e la Catherine O’Hara di Mamma ho perso l’aereo – per vivere l’esperienza di un Natale magico e tradizionale.
Tra adolescenti in piena fase ormonale, un instant love con Christina Applegate e la recitazione di Ben Affleck che non è notoriamente molto empatica ed immersiva, Natale in affitto è una commedia melensa, strana, che manda sprecato un potenziale davvero interessante.
Lo schiaccianoci è un bellissimo balletto eseguito su musiche di Čajkovskij e tratto dalla storia di Ernst Theodor Amadeus Hoffman che è diventato un simbolo del Natale.
Tuttavia quando qualcuno prova a portare sullo schermo la storia di Schiaccianoce e il re dei topi quasi sempre finisce in tragedia.
Diretto da Andrej Končalovskij e interpretato – tra gli altri – da Elle Fanning, John Turturro e Nathan Lane, Lo schiaccianoci in 3D è forse una delle trasposizioni più brutte in cui potreste imbattervi.
Trucco e parrucco sono al limite dell’amatoriale, la storia è banalizzata da una trama a prova di neonati e viene del tutto meno il senso del conflitto e la meraviglia che l’opera dovrebbe portare con sé.
Inoltre anche l’aspetti visivo e il conseguente 3D lascia molto a desiderare.
Nota a margine: anche Lo schiaccianoci e i quattro regni di Lasse Hallström e Joe Johnston è un tentativo da dimenticare.
Vince Vaughn e Reese Whiterspoon sono i protagonisti di questa commedia in cui una coppia felice e alla moda resta incastrata durante il Natale e si vede costretta a passare le feste con i quattro genitori.
Entrambi figli di coppie divorziate, i due si trasciranno da una casa all’altra, passando le feste con i personaggi più insulsi e poco credibili che siano mai stati scritti per un film di Natale.
Non aiuta che lo spettatore si trovi molto più spesso a tifare per le quattro famiglie strane e cringe che per i protagonisti: insopportabili dall’inizio alla fine, spingono chi guarda a domandarsi perché stiano insieme, dal momento che è evidente che si odiano.
Sempre Vince Vaughn è il protagonista di un altro film di Natale decisamente trascurabile. La storia è quella di Babbo Natale (Paul Giamatti) e di suo fratello Fred, che non potrebbero essere più diversi di quanto sembrano.
Fred è uno scansafatiche, un mezzo imbroglione che ricorre sempre al fratello quando le cose si mettono male.
Ma Babbo Natale decide di “tirare i cordoni della borsa”, dichiarando che aiuterà Fred solo se lui andrà al Polo Nord per aiutarlo con il Natale imminente.
L’ultimo film di Natale che vi (s)consigliamo è Conciati per le feste, che vede come protagonisti Danny DeVito e Matthew Broderick.
I due vestono i panni di due vicini di casa che sono in competizione per le migliori decorazioni di Natale.
Conciati per le feste non è propriamente un brutto film: il punto è che allo spettatore non importa un accidente di quello che avviene sullo schermo.
