Partecipate anche voi al Whamageddon? Siete riusciti ad evitare di ascoltare Last Christmas quest’anno?
Una domanda: vi è capitato di ascoltare, anche per caso, Last Christmas degli Wham!? Se la risposta è sì, sappiate che avete perso al Whamageddon. Di cosa si tratta? Ormai sono sempre meno a non saperlo, dato che il gioco si va diffondendo di più ogni anno e ogni Natale che passano.
Come funziona? Molto semplice: chi decide di partecipare deve semplicemente evitare di ascoltare, anche solo per un solo secondo e anche involontariamente (in un bar o ad una festa, ecc.) il succitato successo natalizio degli Wham! Naturalmente si tratta di una sfida a sfondo spiritoso, che gioca molto sulla nostalgia per gli ingenui anni ’80 costruendoci sopra un gioco paradossale ed assurdo.
Se decidete di partecipare (o se lo avete già deciso, magari incitati da amici), dovete conoscere bene le regole. Eccole riassunte qui sotto. Ovviamente, si può decidere di prendere più o meno sul serio questa “competizione”, dato che nella maggior parte dei casi si tratta più che altro di un’occasione per divertirsi goliardicamente via social con gli amici.
Il giocatore deve resistere più tempo possibile senza ascoltare Last Christmas, la canzone natalizia degli Wham! risalente al 1984;
Il gioco inizia il primo dicembre e termina la mezzanotte del 24 dicembre di ogni anno;
Vale solo la versione originale di Last Christmas, il giocatore può liberamente ascoltare remix e cover della canzone;
Il giocatore viene eliminato non appena riconosce la versione originale della canzone (ascoltandola con le proprie orecchie, si intende);
Quando viene eliminato, il giocatore deve postare via social (su Facebook “tradizionalmente”) l’hashtag #Whamageddon, descrivendo anche in che situazione il gioco è per lui o lei terminato (esempio: “L’ho sentita al bar per caso andando a bere un caffè”);
I giocatori possono sfidarsi uno contro l’altro inviandosi link della canzone per cercare di eliminarsi a vicenda;
Suonare a tutto volume Last Christmas fuori dalla casa di un avversario (con uno stereo, per esempio) è considerato sleale;
Naturalmente, sta al giocatore ammettere la sconfitta e condividerla via social qualora venga subita. Chiaro che si potrebbe imbrogliare e far finta di non aver ascoltato il brano in nessuna occasione anche se in realtà è successo. Ma il punto è che la sconfitta è ciò che rende ilare il gioco: anche perché resistendo fino alla fine, inutile dirlo, non si vince nulla.
E ora, un po’ di storia per rendere il gioco ancora più appassionante. Una prima versione del Whamageddon è apparsa sul forum online GTPlanet nel 2010, in piena vaporwave. In seguito si è diffusa anche su Facebook, toccando il picco di popolarità (non a caso) durante il revival anni ’80 occorso tra il 2016 e il 2019.
La morte di George Michael nel 2016 ha reso il brano ancor più popolare e la sfida s’è diffusa di conseguenza. Negli ultimi anni il Whamageddon ha continuato a conquistare gli utenti Internet più “mainstream” diffondendosi anche presso le generazioni meno giovani e portando un po’ di sana distrazione anche a chi non ama troppo le feste. Quest’anno partecipate, o parteciperete?