Attenzione: SPOILER su Spider-Man: No Way Home
Spider-Man: No Way Home, terzo capitolo della saga MCU dedicata all’Uomo Ragno con protagonista Tom Holland è in questo momento in sala (qui la nostra recensione). Il film sta ottenendo grandi risultati sia di critica che di pubblico e sta venendo analizzato in ogni sua parte. Tuttavia c’è un elemento che sta facendo storcere il naso ad alcuni spettatori. Parliamo della prima scena post credits del film, quella che ha come protagonista il Venom di Tom Hardy. Lo vediamo infatti trascinato nell’Universo MCU dall’incantesimo fallito del Dr. Strange.
Tuttavia per stessa ammissione dello Stregone Supremo, questo sarebbe dovuto accadere a tutti coloro che, nei vari Universi, conoscono la verà identità di Spider-Man, cosa che non è vero nel caso di questo specifico Venom in quanto i due non si sono mai incontrati. Tuttavia la cosa ha una spiegazione. Infatti l’alieno ha in qualche modo incontrato l’uomo ragno, in un altra vita.
I Simbionti infatti condividono una sorta di memoria collettiva che dunque permette a tutti di essere in connessione tra loro. Dunque, considerato il fatto che un altro degli alieni, quello contenuto nell’Eddie Brock di Topher Grace, ha incontrato l’Uomo Ragno di Tobey Maguire nel terzo film della trilogia di Sam Raimi, questo evento ha segnato al memoria collettiva dei simbionti. Anche se l’aieno è stato sconfitto in quell’occasione, i suoi ricordi sono tornati alla mente comune. Da quella coscienza condivisa, tutti gli alieni sono consapevoli del fatto che Peter Parker è Spider-Man
Ecco dunque anche spiegato il motivo per il quale Venom appaia immediatamente attratto da Spider-Man quando viene teletrasportato nel suo Universo alla fine di Venom – La furia di Carnage.
Cosa ne pensate di questa spiegazione? Avevate notato questo piccolo, all’apparenza, errore nella sceneggiatura? Vi è piaciuto il film? Fateci sapere la vostra, come sempre, nei commenti.