Spider-Man : No way home. La nostra First Reaction
Abbiamo visto in anteprima i primi 40 minuti di Spider-Man : No way home. Ecco la nostra first reaction all'attesissimo terzo capitolo del reboot con Tom Holland.
Spider-Man : No way home arriva al cinema questo 15 Dicembre ed è già record di prevendite in Italia. Grazie a Sony Pictures abbiamo potuto vedere in anteprima 40 minuti del film con Tom Holland, Zendaja, Benedict Cumberbatch e Alfred Molina, che torna a vestire i gloriosi panni di Octopus. Ecco la nostra first reaction.
La premessa fondamentale – ricordiamo che l’articolo è rigorosamente privo di spoiler – era già nota. Spider-Man : No way home riprende dalla clamorosa rivelazione di Mysterio alla fine del secondo capitolo del reboot, Spider-Man : Far from home. L’identità di Spider-Man è ormai nota al mondo intero e la vita di Peter Parker sta per essere totalmente stravolta.
Non è solo l’esistenza di Peter (Tom Holland) ad essere cambiata per sempre. Il film si apre infatti sull’infinita serie di conseguenze che questa massiccia caccia all’uomo – la quale comprenderà tanto i Media quanto i suoi nemici, nonché le forze dell’ordine – riserva anche ai suoi affetti più cari.
Già dalle primissime sequenze si mostra così chiaramente la natura profondamente composita di Spider-Man : No way home. Teen-drama, comedy, action, fantasy e disaster movie: tutto questo è Spider-Man 3, un capitolo che ha evidentemente l’ambizione di imporsi come uno dei migliori cinecomic di sempre.
Spider-Man : No way home. Una partenza esplosiva.
Secondo lo stesso Tom Holland (qui il report della conferenza stampa a Roma) Doctor Strange, alias Benedict Cumberbatch, non è banalmente una figura sostitutiva di un mentore, quale era stato per lui Tony Stark, meno che mai un riferimento pseudo-genitoriale.
Il rapporto tra Strange e il nostro amichevole Spider-Man di quartiere si svilupperà nel corso del film secondo dinamiche assolutamente inedite. Quel che è certo, è che Peter si rivolgerà proprio a lui nella speranza di cancellare dalla mente del mondo intero quell’informazione che sta distruggendo la sua vita, e insieme quella dei suoi cari.
Improvvisamente, Peter però realizza che cancellare la rivelazione dalla memoria di MJ o Zia May gli porterebbe via anche quella minuscola, fondamentale isola di tranquillità. La sua indecisione sarà fatale per l’esito dell’incantesimo. E un incantesimo andato storto tende a presentare subito il conto, ovvero conseguenze a dir poco catastrofiche.
Tutti i villain che in passato hanno combattuto Spider-Man nell’intero Multiverso si troveranno potenzialmente ora nella realtà presente di Peter Parker, da Octopus (Alfred Molina) a Goblin (Willem Defoe) e Lizard (Rhys Ifans).
Non sappiamo ancora rispondere alla fantomatica domanda da un milione di dollari. In Spider-Man : No way home ritroveremo anche i precedenti Spider-Man del Multiverso Marvel, ovvero Tobey Macguire e Andrew Garfield?
Quello che possiamo affermare con certezza è che il film diretto da Jon Watts riserva una partenza letteralmente esplosiva, concretizzata attraverso una serie di invenzioni continue, praticamente inarrestabili, tanto sul piano della struttura narrativa quanto sul versante del linguaggio audiovisivo.
Spider-Man : No way home. Ci sono tutte le premesse per uno dei migliori cinecomic di sempre
Prima di tirare le somme naturalmente è necessario vivere le oltre due ore e mezza del film completo. Ma la nostra first reaction dopo l’anteprima non può che confermare le migliori aspettative.
Se rivelare la vera identità di Spider-Man rappresenta un’infrazione senza precedenti rispetto alla lunga e gloriosa storia multimediale dell’Uomo Ragno, gli autori hanno dimostrato di saper procedere ad una autentica rifondazione de mito, che non tradisce ma anzi esalta la natura di questo giovane supereroe.
Nel reboot e nell’interpretazione di Tom Holland Spider-Man recupera infatti la sua natura di ragazzo, costretto ad affrontare insieme le problematiche della sua vita reale e le imprevedibili sfide, che arrivano ora perfino da dimensioni sconosciute e sembrano colpirlo senza tregua, come schegge impazzite.
Gli autori hanno saputo trovare così un equilibrio inedito che abbraccia i generi cinematografici più diversi. E il risultato è un film che riserva sia grande sensibilità nella rappresentazione delle emozioni umane sia uno spettacolo visivamente grandioso, come ci si aspetta da un’opera che in fondo non è che l’epitome dell’intrattenimento puro.
Insomma, i primi 40 minuti ci hanno lasciato senza fiato e con una grandissima fame (chiamarlo hype sarebbe perfino riduttivo) di vedere il tutto il resto di Spider-Man 3. La nostra recensione completa seguirà a stretto giro di posta. Continuate a seguirci.