Dai romanzi ai film, Harry Potter è diventato il mago più famoso della nostra generazione, e ci ha accompagnato fin dalla prima apparizione sul grande schermo. Daniel Radcliffe, ai tempi de La pietra filosofale , era poco più di in bambino, come molti di noi; ma gli anni sono passati e quel bambino è cresciuto e si è fatto uomo e, con lui, anche noi.
La storia ci insegna che per chi ha interpretato personaggi iconici spesso è difficile togliersi di dosso quei panni, ma i giovani attori della saga di Harry Potter ci provano e, chi più chi meno, hanno dimostrato di essere più che maghetti con occhiali demodé e bacchette di frassino o sambuco.
E noi siamo qui per mostrarvi che è così, che Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint e tutto il resto del cast è andato avanti, hanno girato altri film ed interpretato altri personaggi. Di suggerimenti su film simili a Harry Potter o a tema fantasy ne è pieno web, ma noi vogliamo farvi scoprire quello che c’è oltre. Quindi se siete, in ogni caso, affezionati alla saga di Hogwarts, andate avanti nella lettura e vedete con i vostri occhi come sono diventati grandi gli eroi della vostra infanzia. Ecco dei film se hai amato Harry Potter.
Swiss Army Man – Dan Kwan e Daniel Scheinert, 2016
Daniel Radcliffe e Emma Watson sono quelli che senza dubbio hanno avuto più successo e hanno lavorato di più del resto del cast. Daniel è apparso in alcune pellicole che hanno fatto molto parlare, diventando in un certo senso degli istant cult. Primo su tutti: Swiss Army Man. Un perla amata dai cinefili più accaniti e quelli alle prime armi. Diretto da Daniel Kwan e Daniel Scheinert e interpretato anche da Paul Dano, Swiss Army Man è un film tanto surreale quanto affascinante.
Forse non la prova della vita per Daniel, se si pensa che interpreta un cadavere flatulento multifunzionale (da qui appunti Swiss Army Man), ma sicuramente iconico a modo suo. Swiss Army Man è una favola moderna, che farà ridere e piangere, in cui trova spazio una riflessione mai banale sull’amicizia, la solitudine, la vita e la morte. Un film buffo, e totalmente fuori dal mondo, ma meraviglioso.
È proprio grazie al confronto con Manny, il cadavere interpretato da Radcliffe, che Hank (Paul Dano) impara a confrontarsi con gli aspetti fondamentali della vita, per rinascere una seconda volta. Swiss Army Man affronta temi complessi, ma basilari, e lo fa in un mondo talmente assurdo da arrivare tanto forte.
Guns Akimbo – Jason Lei Howden, 2019
Come se ci avesse preso gusto per i film assurdi e oltre ogni logica, Daniel Radcliffe ha girato anche un altro film surreale: Guns Akimbo. Miles è un giovane programmatore di videogame, frustrato e bistrattato dal suo boss, che per una volta fa il leone da tastiera con la persona sbagliata. Si ritrova così a partecipare, suo malgrado, ad un popolare “gioco” su internet, Skizm, dovendosi salvare la pelle tra supercriminali strafatti di coca e una pioggia di pallottole.
Guns Akimbo attinge a piene mani dal panorama dei videogame portando la realtà diegetica alle sue estreme conseguenze, il risultato è un film fuori di testa. Al costo di diventare la parodia di se stesso, però il film riesce a mantenere fede ai propri intenti, mettendo da parte qualsiasi riflessione e volendo solamente intrattenere lo spettatore. Obiettivo raggiunto.
Imperium – Daniel Ragussis, 2016
Il ruolo decisamente più difficile e che conferma il talento, non trascurabile, di Daniel Radcliffe arriva sicuramente con Imperium. Il film diretto Daniel Ragussis, è un tesissimo thriller in cui Daniel interpreta un agente FBI sotto copertura infiltrato in un gruppo di neonazisti.
La sceneggiatura può fare leva sul contributo di Michael German, l’agente FBI protagonista del racconto, riuscendo a sfumare in modo equilibrato le riflessioni su una personalità tormentata. L’azione è tesa ai limiti dell’estrema sopportazione, Ragussis tiene lo spettatore col fiato sospeso con il rischio che il protagonista sia sempre sull’orlo dell’essere scoperto.
Imperium è forse pretenzioso e a tratti eccessivamente didascalico, ma riesce a intrattenere in modo godibile durante le quasi due ore di visione.