Non è casuale che pensando ai grandi film di Hollywood ci salti alla mente il volto di John Malkovich: 68 anni, una carriera che vanta collaborazioni con registi del calibro dei fratelli Coen e Steven Spielberg, 2 nomination agli Oscar e lo sguardo tagliente e duro da grande attore.
L’attore americano viene spesso associato ai suoi ruoli spietati e algidi, come quello del nonno siberiano Kujza in Educazione siberiana o del meticoloso assassino inseguito da Clint Eastwood in Nel centro del mirino. Non si può negare che non sia aiutato anche da un aspetto autoritario e uno sguardo per niente amichevole.
Nonostante i personaggi celebri per cui è spesso ricordato, Malkovich vanta grande versatilità e una lunga filmografia che inizia nei primi anni ’80. Scopriamo quali sono i film più iconici che hanno permesso a Malkovich di lasciare un’impronta importante nel mondo del cinema.
1) Uomini e topi, Gary Sinise (1992)
Diretto e interpretato da Gary Sinise, Uomini e Topi viene ricordato per la grande interpretazione del giovane John Malkovich. Il film è tratto dall’omonimo romanzo di John Steinbeck.
L’attore interpreta impeccabilmente il ruolo di un rude uomo nell’America degli anni trenta durante la grande depressione. L’attore ricama perfettamente il paradosso di un personaggio fisicamente imponente, ma estremamente debole dal punto di vista emotivo, che si immedesima e rappresenta le speranze dell’ America afflitta dalla crisi economica in cerca di una vita migliore.
Il duo Sinise-Malkovich è perfettamente bilanciato attraverso l’amicizia dei due personaggi, alla continua ricerca di una luce in fondo al tunnel, legati da un profondo senso di lealtà che diventa poi causa di intrecci e peripezie nel corso del film.
2) Nel centro del mirino, Wolfgang Petersen (1993)
Un cult assoluto del genere poliziesco anni ’90. Nel centro del Mirino si piazza tra i migliori film interpretati da John Malkovich.
Nel ruolo dello spietato quanto geniale assassino che progetta l’omicidio del presidente degli USA, Malkovich non ha bisogno di forzare la sua naturale verve. L’attore interpreta magistralmente il ruolo del killer glaciale, scaltro e calcolatore tanto da dare filo da torcere all’intramontabile duro del cinema Clint Eastwood.
Malkovich si dimostra all’altezza di Eastwood, spiccando nel ruolo del feroce antagonista. Per la sua interpretazione riceverà la seconda candidatura al premio Oscar nella categoria di miglior attore non protagonista.
3) Essere John Malkovich, Spike Jonze (1999)
In questo capolavoro firmato dal regista e sceneggiatore Spike Jonze, Malkovich veste i panni di… se stesso.
Essere John Malkovich appare come un omaggio all’attore, ma l’opera di Jonze, ampiamente elogiata dalla critica, si traduce in una commedia trascendentale e sopra le righe. Proprio come il protagonista del film, che scopre un portale che conduce alla mente dell’attore John Malkovich, vari personaggi si destreggiano in fantomatiche azioni, sotto le vesti dell’attore.
Malvokich interpreta così se stesso, posseduto dai vari personaggi che lo occupano. Interpretazione encomiabile dell’attore che esce dal suo io, mosso e guidato dai personaggi che diventano burattinai.
4) Burn After Reading: A prova di Spia, Joel e Ethan Coen (2008)
Una tragicommedia a “tinte Coen” che regala una perla del cinema grottesco nel quale troviamo un John Malkovich in splendida forma e più cinico che mai.
In Burn After Reading l’attore intrepreta un rude e irascibile agente della CIA, frustato dalla sua vita e da un matrimonio giunto al capolinea. Malkovich ancora una volta da dimostrazione di essere uno dei BIG del cinema, affiancando con estrema versatilità ed estro un infedele George Clooney e uno strampalato Brad Pitt.
Malkovich funge da asse portante del film, incastrando alla perfezione il temperamento cinico e riottoso del personaggio, con un velo di tragicomicità e humor firmato fratelli Coen.
Ci troviamo nella Transnistria, Moldavia Orientale. John Malkovich è Nonno Kuzja, il duro patriarca e guida spirituale di un gruppo di giovani banditi la cui vita ruota attorno a rigide regole e a un codice d’onore portato avanti dalla cultura siberiana.
Guidato dal maestro Gabriele Salvatores, in Educazione siberiana Malkovich interpreta e rappresenta, in tutta la sua maestosità, il volto di un passato a noi ancora poco conosciuto.
L’austerità del personaggio di Kuzja, che si legge attraverso gli occhi dell’attore, svela miti e leggende della comunità siberiana. Malkovich taglia accuratamente le parole attraverso le labbra di Kujza, in lente e decise lezioni di vita, che costruiscono e scolpiscono i suoi giovani allievi siberiani.
L’interpretazione di Malkovich è stata accolta dalla critica come una delle sue migliori mai realizzata finora.