Manca poco meno di un mese e finalmente potremo dare un’occhiata a Matrix Ressurections, quarto capitolo della leggendaria saga con protagonista Keanu Reeves (qui il trailer). Per l’occasione Warner Bros ha deciso di riportare al cinema il primo, storico film, per tre giorni durante questo periodo di attesa. Il film del 1999 vincitore di ben 4 premi Oscar tornerà in sala i prossimi 13,14 e 15 dicembre. Potremo dunque rinfrescarci la memoria e rivivere quello che a tutti gli effetti è uno dei film più influenti degli ultimi 25 anni.
Il prossimo Matrix Ressurections sarà il primo della saga ad essere diretto da una sola delle sorelle Wachowski, Lana. Durante una recente intervista la regista ha infatti spiegato i motivi che hanno portato Lilly a rinunciare al progetto.
Le ho chiesto voleva partecipare, ma lei ha deciso elaborare il dolore in un altro modo. Stava frequentando una scuola d’arte, stava intraprendendo un percorso diverso e non voleva camminare sulla mia stessa strada per superare quel momento. Ma poi tutto si è evoluto, ho raccontato a mia moglie la storia e mi ha detto “Devi assolutamente farlo”. Devo dire che all’inizio ho pensato “Matrix… non posso tornare alla saga”. Poi ne ho parlato anche con i miei amici e mi hanno dato la base di quel processo decisionale che mi ha portato a dire “Va bene, facciamolo”. Loro sono la vera ragione del ritorno alla saga.
Nella stessa intervista la cineasta ha anche spiegato i motivi che l’hanno portata a riportare in vita Neo e Trinity.
Mio padre è morto, dopo poco è morto anche un mio amico e subito dopo mia madre – ha spiegato. Non sapevo davvero come elaborare quel tipo di dolore. Non l’avevo sperimentato così da vicino. Sai che le loro vite stanno per finire, eppure è stato davvero difficile. Il mio cervello è sempre intervenuto con l’immaginazione per aiutarmi e una notte stavo piangendo, non riuscivo a dormire, e il mio cervello ha fatto esplodere tutta questa storia.
Non potevo avere indietro mia madre e mio padre, ma all’improvviso ho avuto Neo e Trinity, probabilmente i due personaggi più importanti della mia vita. È stato immediatamente confortante avere di nuovo in vita questi due personaggi, e in un modo semplicissimo anche. Puoi guardare a questa cosa e pensare: “Ok, queste due persone sono morte e ok, riportarle in vita non mi fa stare bene”. Ma lo fa. È semplice, è quello che fa l’arte ed è quello che fanno le storie: ci confortano
Cosa ne pensate? Andrete al cinema a rivedere il primo Matrix? Ditecelo nei commenti.