Strappare lungo i bordi, serie animata di Zerocalcare, è sicuramente il fenomeno del momento. Lo show sta ottenendo un enorme successo su Netflix sia di critica che di pubblico, cosa che ha portato al fumettista romano un’ondata di popolarità repentina. Intervistato da Il Messaggero, l’artista ha spiegato che questo fenoneno ha reso la sua vita invivibile aprendo comunque alla seconda stagione.
Da quando è uscita la serie la mia vita è diventata cosi invivibile che o trovo una centratura, oppure non mi va di stare ingolfato in mezzo alle polemiche. Non c’è niente al mondo che mi costringa a farlo. Sta a me. Comunque, se trovo un modo di sopravvivere faccio anche la seconda stagione
Andando avanti con l’intervista, il fumettista ha anche parlato della polemica più feroce che è stata mossa contro la sua serie, ovvero sia il fatto che tutto lo show sia recitato in romano, cosa che per alcuni ha reso Strappare lungo i bordi insostenibile.
La serie la si può criticare per mille motivi: può essere brutta, può essere che la mia recitazione sia inadeguata. Ma la questione del romanesco è ridicola, non vale nemmeno la pena discuterla. Chiunque sia capace di andare a fare la spesa da solo è in grado di capire Strappare lungo i bordi. Le altre persone o sono in malafede, o hanno bisogno di un pretesto per andare sui giornali.
Zerocalcare ha inoltre presentato il suo nuovo fumetto, Niente di nuovo sul fronte di Rebibbia
È una raccolta di fumetti disegnati in passato e pubblicati su alcuni giornali, con l’aggiunta di una storia inedita che racconta il dietro le quinte della serie. Sarà una storia che parla di Iraq.
Cosa ne pensate? Siete curiosi di vedere cosa ci regalerà il fumettista nella seconda stagione di Strappare lungo i bordi? Diteci la vostra, come sempre, nei commenti.