Credits: Wikipedia/Executive Office of the President
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J.K. Rowling è tornata a parlare su Twitter. L’autrice di Harry Potter, recentemente esclusa dalla reunion fatta per celebrare li vent’anni dell’uscita al cinema del primo film, ha infatti raccontato di essere stata vittima di abusi e minacce di ogni tipo. Addirittura alcune persone hanno condiviso l’indirizzo della sua famiglia sul social in modo da rendere pubblica l’abitazione dei suoi cari.
La scrittrice ha anche raccontato di aver ricevuto molte lettere di donne che hanno subito minacce di ogni tipo per aver seguito il suo pensiero e si sono rivolte a lei.
I want to say a massive thank you to everybody who reported the image to @TwitterSupport. Your kindness and decency made all the difference to my family and me. I’d also like to thank @PoliceScotland for their support and assistance in this matter. 2/8
Over the last few years I’ve watched, appalled, as women like Allison Bailey, Raquel Sanchez, Marion Miller, Rosie Duffield, Joanna Cherry, Julie Bindel, Rosa Freedman, Kathleen Stock and many, many others, including women who have no public profile 4/8
None of these women are protected in the way I am. They and their families have been put into a state of fear and distress for no other reason than that they refuse to uncritically accept that the socio-political concept of gender identity should replace that of sex. 6/8
I’ve now received so many death threats I could paper the house with them, and I haven’t stopped speaking out. Perhaps – and I’m just throwing this out there – the best way to prove your movement isn’t a threat to women, is to stop stalking, harassing and threatening us. 8/X
Venerdì scorso, l’indirizzo della mia famiglia è stato postato su Twitter da tre attori attivisti che si sono fotografati davanti a casa nostra, posizionandosi con attenzione per assicurarsi che il nostro indirizzo fosse visibile – scrive la Rowling. Voglio dire un enorme grazie a tutti coloro che hanno segnalato l’immagine al support di Twitter. La vostra gentilezza e decenza hanno fatto la differenza per me e la mia famiglia. Vorrei anche ringraziare la Polizia per il loro sostegno e assistenza.
Imploro coloro che hanno ritwittato l’immagine con l’indirizzo ancora visibile, anche se lo hanno fatto per condannare le azioni di queste persone, di cancellarla. Negli ultimi anni ho visto, sconvolta, che donne come Allison Bailey, Raquel Sanchez, Marion Miller, Rosie Duffield, Joanna Cherry, Julie Bindel, Rosa Freedman, Kathleen Stock e molte, molte altre, tra cui donne che non hanno un profilo pubblico ma che mi hanno contattata per raccontare le loro esperienze, sono state oggetto di campagne di intimidazione che vanno dall’essere perseguitati sui social media, al targeting dei loro datori di lavoro, fino a doxing e minacce dirette di violenza, compreso lo stupro.
Nessuna di queste donne è protetta come me. Loro e le loro famiglie sono state messe in uno stato di paura e di angoscia per nessun altro motivo diverso dal fatto che rifiutano acriticamente di accettare che il concetto socio-politico di identità di genere dovrebbe sostituire quello di sesso.
Devo presumere che @Iamgeorgiafrost, @hollywstars e @Richard_energy_ [account ora inesistent ndr] abbiano pensato che minacciarmi di farmi fuori mi avrebbe intimidito e costretta a non parlare dei diritti delle donne basati sul sesso. Avrebbero dovuto riflettere sul fatto che ho ricevuto così tante minacce di morte che potrei tappezzarci la casa, ma non ho smesso di parlare. Forse – e lo sto proponendo, – il modo migliore per dimostrare che il tuo movimento non è una minaccia per le donne, è smettere di perseguitarci, molestarci e minacciarci.