“La gente si ricorda solo dei [miei] trailer”: una grande verità che Maccio Capatonda deve affrontare, con l’aiuto di… Riccardino Fuffolo
Maccio Capatonda deve guardare in faccia una dura realtà: gran parte del pubblico che lo segue storicamente lo identifica ancora solo come “quello dei trailer” e non sa nulla dei suoi ultimi lavori. Maccio li ricorda: due film, due serie, un libro. Ma nulla. La gente che incontra in strada sembra ancora ferma a “Zuppa de merda!”
Persino la sua compagna, come vediamo in questo video, ride di gusto guardando i vecchi trailer di Maccio in una sorta di guilty pleasure. E il comico realizza di essere rimasto “incastrato” in quelle sue mitiche prime produzioni, per la maggior parte realizzate per Mai Dire…, come un cantante indissolubilmente legato a tre o quattro storiche hit in classifica di decadi prima.
A Maccio non rimane nulla da fare, quindi, se non chiedere consiglio ad una delle figure portanti (se pur apparsa solo tre volte) di quei famosi trailer: Riccardino Fuffolo. Alla domanda “Che devo fare?”, il “piccolo” risponde laconicamente: “Speculaci”. Ed ecco che parte l’operazione pubblicitaria, a questo punto non si sa se l’ennesima presa in giro o impresa seria.
Maccio avrebbe infatti intenzione di lanciare, sembra, la “Erano Meglio i Trailer” collection, una collezione autografata di locandine dei “trailer che ho fatto mille anni fa”. Aggiunge inoltre che domenica 21 novembre a Roma dovrebbe aprire “Negozio”, un esercizio forse dedicato alla vendita di questi prodotti (oppure no? Boh). E Riccardino Fuffolo chiosa: “Voglio il 98%”. Bè, tutto bellissimo.