Con il loro ultimo album, Crawler, gli IDLES si confermano tra i migliori gruppi rock (e punk) in circolazione
Ormai è ufficiale: dagli IDLES c’è da aspettarsi solo il meglio. Il meglio del meglio, specie quando parliamo del loro post-punk brutale e raffinato al tempo stesso. Il gruppo inglese rappresenta, assieme ai Fontaines D.C., la punta di diamante della nuova generazione del post-punk e il loro nuovissimo album, Crawler, lo dimostra dall’inizio alla fine.
Una tracklist di brani immensamente ispirati, che lasciano il dovuto spazio ad energia chitarristica e vigore ritmico ma senza togliere visibilità al carisma e all’impeto delle liriche finemente ironiche e disincantate del frontman Joe Talbot. Il risultato è un disco di 14 brani riuscitissimo che, più che nel 2021, potrebbe essere stato pubblicato nel 1979.
I pezzi più riusciti? C’è solo l’imbarazzo della scelta. The Wheel, Car Crash, Stockholm Syndrome e specialmente Crawl, la miglior canzone del disco; sono tutti momenti che catturano uno stile unico, seppur nostalgico e ispirato a produzioni d’epoca. Ma il post-punk degli IDLES non è solo rivisitazione e rimpianto di un momento perduto di autenticità del rock e dell’arte.
No, è invece pura espressione di rabbia repressa e sfogata insieme, scaturita spontaneamente dai tempi che viviamo e dall’esigenza della ricerca di uno sfogo tanto diretto quanto sincero. Il post-punk, più che il punk rock, è la formula ideale. Lo è con quel blending di influenze, le fini tessiture di chitarre e ritmica, il virtuosismo e la tecnica che cedono a tratti il passo a spontaneità e immediatezza, e viceversa.
Gli IDLES si riaffermano insomma campioni del genere, da loro padroneggiato del resto già l’anno scorso con l’ottimo Ultra Mono (2020). Altro punto a favore: la formazione inglese mostra, dopo quattro anni di attività discografica e quattro album, di non voler per nulla rendere la “pillola” meno amara; per il proprio pubblico e anche per gli altri.
La loro musica è corrosiva, rigida, tagliente, a tratti “cattiva”. Non cerca di incontrare i favori dell’ascoltatore ma gli lancia un messaggio: “Se vuoi capire approfondisci, rimani. Altrimenti [come direbbe un critico di Pitchfork], vattene a fanc*lo”. E ciò che sorprende, negli IDLES, è proprio l’autenticità della natura di questo messaggio. Del loro messaggio.