Probabilmente molti non si saranno neanche resi conto della presenza della Swinton nel film. Infatti, questa interpreta la signora nota come Madame D., una delle più intense storie d’amore del buffo Gustave H, concierge dell’hotel Grand Budapest.
L’unica stranezza è che i due si passano una trentina d’anni, ella infatti è una ultraottantenne. Alla morte di lei la concessione dell’eredità nelle mani di monsieur Gustave scatenerà le ire del figlio legittimo, Dimitri. Da qui una serie di peripezie e stupende avventure che solo la mente di Wes Anderson poteva concepire.
L’attrice interpreta un personaggio tanto buffo quanto profondo e sensibile. Una ricca signora innamorata perdutamente di un uomo più giovane. La sua mutazione è incredibile e rende al film una pazzesca nota di ironia che contribuisce a decretarne la nomina di capolavoro.
Sicuramente parliamo di uno dei film più interessanti targati Marvel. In esso confluiscono suggestioni visive oniriche e psichedeliche firmate Scott Derrickson.
Benedict Cumberbatch è l’arrogante neurochirurgo Stephen Strange, il quale dopo un incidente in auto perderà l’utilizzo completo delle mani. Non arrendendosi alla sua condizione si reca in Nepal per studiare presso l’Antico (Tilda Swinton), uno stregone dotato di immortalità . Apprende la magia e cambia radicalmente la propria visione del mondo, fino a essere coinvolto in un’avventura per salvare la Terra dalla dimensione oscura.
Tilda Swinton interpreta un personaggio che incarna la saggezza dell’esperienza e della spiritualità , non privo di ambiguità e segreti inconfessabili. Il suo look decreta una Swinton del tutto inedita per un ruolo che esegue con grandissima maturità . Il volto dell’attrice muta per rappresentare la superiorità della conoscenza, che conduce a delle scelte difficili per ciò che è giusto.