L’astro di Tilda Swinton brilla di luce propria da relativamente poco tempo, ma forse non tutti sanno che il suo esordio cinematografico è databile agli anni ’80. Un altro elemento che forse è sfuggito ai più è il fatto che la Swinton si cimentò, durante gli anni ’90, nella performance art. Una sua celebre esibizione la vede sdraiata apparentemente dormiente per otto ore in una teca di vetro.
Dai palcoscenici di Edimburgo, è il teatro il suo primo approccio alla recitazione, passa ben presto al cinema. Dagli anni ’80 un rapporto molto profondo la lega al regista, sceneggiatore e pittore Derek Jarman, come una musa ispiratrice. Rapporto che viene interrotto dalla prematura morte di Jarman nel 1994.
In questo periodo il talento dell’attrice britannica scoppia e viene notato da grandi registi e registe. Nel 1992 Sally Potter la sceglie per interpretare il ruolo di Orlando, che cambia il proprio sesso durante la narrazione.
Da quel momento l’attrice diviene celebre per la propria capacità di trasformarsi, di mutare a immagine e somiglianza del personaggio. Dagli anni 2000 si divide tra progetti mainstream hollywoodiani e piccole opere d’autore. Crea sodalizi con importanti registi contemporanei, come Jim Jarmusch, Luca Guadagnino e i fratelli Coen.
Vi proponiamo qui una selezione delle migliori interpretazioni, o, se vogliamo, trasformazioni di Tilda Swinton.
I migliori Film con Tilda Swinton
1) Michael Clayton, 2007, Tony Gilroy
In questo thriller poco conosciuto del talentuoso regista e sceneggiatore, tra gli altri di Rogue One, Tilda Swinton interpreta Karen Crowder.
Michael Clayton (George Clooney) è un avvocato che si occupa di risolvere problemi fuori dal tribunale per un grande studio legale di New York. Viene chiamato da un posto a un altro per questioni delicate e rappresenta una risorsa preziosa per lo studio, che lo sfrutta. Deve seguire il caso di un suo collega e amico rivoltatosi contro i suoi padroni e contro una multinazionale che difendevano. Si metterà quindi contro l’ambiziosa quanto spietata Karen, la nostra Tilda Swinton.
L’interpretazione dell’attrice londinese le varrà una nomination all’Oscar e il plauso generale della critica. Il suo volto cambia ed esprime una crudeltà data dal desiderio di mantenere il potere. La sua è un’interpretazione fredda, mai sopra le righe e dosata perfettamente. Riesce a esprimere tutto l’arrivismo dell’alta borghesia americana e conferma il talento di un’attrice incredibile.
2) Snowpiercer, 2013, Bong Joon-Ho
Il quinto film di Bong Joon-ho vede per la prima volta il regista dirigere un cast internazionale. Tra gli immensi attori figurano Ed Harris, John Hurt, l’immancabile Song Kang-ho, Chris Evans e la grande Tilda Swinton.
La storia è quella dello Snowpiercer, treno che attraversa all’infinito il globo terrestre devastato da una glaciazione artificiale. All’interno vige una società grerarchica, dove le distinzioni di ceto decretano il destino degli uomini. I poveri, posizionati simbolicamente nel fondo del treno, sono vessati e dominati dai loro padroni. La malefica Mason (Tilda Swinton) comanda i soldati chiamati a reprimere le rivolte degli ultimi passeggeri.
3) Solo gli amanti sopravvivono, 2013, Jim Jarmusch
Che Jim Jarmusch sia uno dei registi americani più interessanti del momento è ormai risaputo. Ma non è abbastanza conosciuto questo film che rappresenta forse il culmine della sua poetica.
I protagonisti eccellono nelle loro interpretazioni in un’opera indimenticabile che merita la nomina di capolavoro (qui la recensione di Solo gli amanti sopravvivono). Swinton riesce perfettamente a vestire i panni di una donna piena di sensibilità e amore, devastata solamente da una visione desolante del mondo. L’esistenza centenaria pesa sulle sue spalle e l’attrice rende magistralmente sullo schermo un così complesso stato d’animo.