I 10 Migliori film con Gigi Proietti: alla scoperta di un Genio [LISTA]
In occasione dell'uscita di Io sono Babbo Natale, dal 3 novembre al cinema, andiamo alla (ri)scoperta di uno dei più grandi interpreti del cinema italiano: Gigi Proietti
Ci sono attori che, grazie al loro talento, smettono di fare il cinema e diventano il cinema stesso: e tra questi un posto d’onore lo ha Gigi Proietti.
Attore, drammaturgo, uomo d’arte che ha fatto delle risate il proprio marchio distintivo rimanendo sempre umile a se stesso, Gigi Proietti è stato in grado di attraversare generazioni e generazioni di spettatori che hanno amato la sua recitazione spontanea, ma mai esagerata.
Quando il 2 novembre 2020 è stata diffusa la notizia della sua morte il mondo dello spettacolo si è spento, tramortito da una notizia che nessuno avrebbe voluto leggere, perché è difficile immaginare il mondo dello spettacolo senza un mattatore come Gigi Proietti.
E proprio per questo senso di ingiustizia e di nostalgia alla Festa del Cinema di Roma è stato accolto con enorme piacere il film Io sono Babbo Natale, pellicola firmata da Edoardo Falcone in uscita il 3 novembre grazie a Lucky Red, che vede al fianco di Proietti uno dei migliori attori del panorama italiano: Marco Giallini.
Io sono Babbo Natale, la trama dell’ultimo film con Gigi Proietti
Ettore (Marco Giallini) è un uomo che si porta il peso della prigione sulle spalle e che vive una vita che sembra non avere uno scopo, priva com’è di stimoli e di legami familiari nei quali cercare un po’ di conforto.
Non conosce sua figlia, la sua ex moglie gli ha voltato le spalle e l’unica cosa in cui Ettore è davvero bravo è ciò che lo ha già portato dietro le sbarre: rubare.
Durante una rapina, Ettore si imbatte in Nicola (Gigi Proietti), un uomo che non ha nulla di valore in casa, ma che confessa a Ettore di essere il vero Babbo Natale.
Io sono Babbo Natale – film interamente girato a Roma a partire dal 2020 – è una pellicola che offre la possibilità di vivere di nuovo l’arte istrionica di Gigi Proietti.
Tuttavia se la vostra nostalgia è troppo forte o se siete tra coloro che ancora non conosco a pieno il talento di questo artista smisurato, vi lasciamo con una lista delle sue migliori interpretazioni
Un’estate al mare
Il primo film di Gigi Proietti che vi consigliamo è Un’estate al mare, il film del 2008 dei fratelli Vanzina. E non perché sia un film di particolare qualità, ma perché Gigi Proietti è il protagonista di una scena che, da sola, vale il prezzo del biglietto.
Film episodico, Un’estate al mare è la pellicola in cui Gigi Proietti interpreta un vecchio attore senza memoria impegnato ormai nel solo doppiaggio. Tuttavia, durante una sera estiva, viene chiamato a fare una replica de La signora delle camelie, con risultati esilaranti.
Pinocchio
Nel 2019 Gigi Proietti viene scelto da Matteo Garrone per interpretare Mangiafuoco nella sua versione della favola di Collodi, Pinocchio.
In questa prova – una delle ultime della sua carriera – Gigi Proietti dimostra di saper gestire abilmente i molti volti dei personaggi e delle maschere che è chiamato a interpretare.
Il suo Mangiafuoco non è solo un omone terribile: è una creatura solitaria, capace di commuoversi davanti a un burattino, che si circonda di ciò che è falso e che pure apprezza ciò che è vero.
Una maschera del teatro popolare il Mangiafuoco di Proietti, a cui bastano poche battute per rubare la scena.
Brancaleone alle crociate
Con il film del 1970 diretto da Mario Monicelli si entra quasi nella sfera del mito, di quella leggenda che è stata in grado di rendere il cinema italiano un’opera d’arte in movimento, qualcosa di estremamente riconoscibile.
Nel seguito de L’armata Brancaleone Gigi Proietti interpreta Pattume, un uomo responsabile di un peccato tanto orrendo e ripugnante che non può essere nemmeno espresso a parole. Ma nel film l’attore interpreta anche Colombino.
La Tosca
Un altro ruolo iconico dell’intera filmografia di Gigi Proietti è quello di Mario Cavaradossi nella Tosca del 1973 diretto da Luigi Magni: forse uno dei film più belli e riusciti del regista.
Condividendo la scena con una straordinaria Monica Vitti, Gigi Proietti mette la sua romanità al servizio di una storia e di un personaggio senza tempo, che si veste di una nuova comicità assolutamente irresistibile.
La proprietà non è più un furto
La proprietà non è più un furto è il film diretto nel 1973 da Elio Petri che, idealmente, conclude la cosiddetta trilogia della nevrosi, iniziata con Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto e proseguita con La classe operaia va in paradiso.
Questa prova permette a Gigi Proietti di “assaggiare” toni più drammatici rispetto a quelli goliardici molto spesso messi in scena. Il suo tono è più misurato e da questa prova si evince l’enorme talento anche teatrale dell’attore romano.