Ci sono alcune software house che meritano più attenzione di altre. Arkane Lyon è senza alcun dubbio tra queste, grazie a gameplay e idee sempre freschi e originali. La loro ultima fatica è Deathloop, esclusiva temporale PlayStation 5 (e probabilmente ultimo gioco ad approdare su console Sony visto che fa parte del gruppo Zenimax Media ormai di Microsoft) che riprende a piene mani l’esperienza del gruppo e ne esalta alcuni aspetti che non brillavano nelle vecchie produzioni.
Oltre a qualche divertente easter egg, troviamo all’interno di Deathloop molte analogie con Dishonored e Prey (qui la nostra recensione). Ormai collaudati e padroni degli immersive sim, gli Arkane ci hanno donato l’ennesimo gioco divertente e ben studiato con alcune idee letteralmente fuori di testa. Ma è tutto oro ciò che luccica?
Come già anticipato, Deathloop riprende in tutto e per tutto gli aspetti immersive sim tanto cari ad Arkane. L’isola di Blackreef (luogo in cui saremo intrappolati nel loop) si suddivide in 4 aree, ognuna con le proprie caratteristiche. Avremo la possibilità di visitare le 4 aree in 4 momenti precisi della giornata: mattino, mezzogiorno, pomeriggio e sera. In base all’orario infatti ogni zona avrà caratteristiche diverse. Alcune porte saranno chiuse mentre altre aperte, i nemici saranno disposti in modo diverso e saranno più o meno aggressivi, la mappa di gioco cambierà portando neve e aspetti unici.
Uno dei passi avanti di Deathloop rispetto ai titoli precedenti possiamo trovarlo sicuramente nel gunplay. Ovviamente non stiamo parlando di un simulatore di guerra e neanche di un titolo multiplayer oriented quindi il gunplay risulta ottimo per un gioco incentrato sull’azione. Il sistema di puntamento risulta abbastanza preciso e i potenziamenti alle armi riusciranno a dare quel tocco in più per migliorare il feeling con le armi.
Per quanto le armi da fuoco siano centrali all’interno dell’opera, dobbiamo ricordarci che di base si tratta di un gioco action in prima persona. Colt potrà infatti utilizzare ben 4 potenziamenti personali e 2 poteri (a loro volta potenziabili). Grazie a essi non sarà difficile sterminare grosse bande di Eternalisti anche solo equipaggiando il machete. Tutto questo però verrà donato al giocatore in modo graduale, così da far gustare ogni singolo passaggio, scorciatoia e segreto all’interno del gioco. Blackreef sarà infatti tempestata di tutto questo. Per arrivare a un obiettivo avremo quasi sempre a disposizione diversi approcci. In base alle nostre scelte inoltre i Visionari potranno cambiare il loro percorso durante la giornata, a volte a nostro vantaggio altre meno.
Se l’unico scopo di Julianna è quello di uccidere Colt, quest’ultimo dovrà disattivare una speciale antenna attivata dalla prima per poter lasciare l’area. Uccidendo Julianna inoltre si potrà assorbire un notevole numero di Residium (“moneta” utile per portare armi e oggetti tra un loop e l’altro) e le Tavolette droppate dei Visionari (oggetti che sbloccano i poteri). In base alle necessità quindi potrà venir fuori una carneficina così come si potrà disattivare l’antenna in modo stealth senza spargimenti di sangue. Inoltre nei panni di Colt si avrà la possibilità di scegliere se giocare in totale single player (quindi con Julianna utilizzata dall’IA), solo contro amici o in multiplayer aperto a chiunque.