Siamo nel 1993 e nelle sale di tutto il mondo esce Nightmare Before Christmas, film destinato a divenire un autentico cult grazie anche all’incredibile lavoro fatto sulle musiche, scritte dal leggendario Danny Elfman che fu anche voce del protagonsita Jack Skeletron nelle sequenze cantate. In italiano questo identico ruolo fu assegnato a Renato Zero di cui Tim Burton, produttore del film, era grande fan. Tuttavia non tutti erano fiduciosi del lavoro che il cantante romano avrebbe potuto fare.
Durante una conferenza stampa di presentazione infatti, Zero e Burton furono attaccati da una giornalista che criticò aspramente il lavoro di doppiaggio e prese come esempio per lei negativo, il lavoro fatto da Gino Paolo su La Bella e la Bestia. Tuttavia Zero non rimase in silenzio ed anzi, rispose in un modo che passò alla storia.
Vi faccio notare che se fosse stato per voi, con questa mentalità, io sarei dovuto rimanere in una posizione di grande impedimento, insofferenza – replica il cantante- Ho messo su ditta da solo signora. Io sono stato Renato Zero a spese mie, tutto quello che mi offre Tim Burton oggi è molto grande per me. Perchè se lei avesse abbastanza denaro, produrrebbe un film lei e io mi toglierei immediatamente dalla scena. Sono il primo a non sopportare il doppiaggio nei film ma non solo musicali, in generale. Però allora lei parla con il ministro dell’istruzione e cerca di portarci tutti a un livello tale da poter avere quella mentalità e cultura per potere assimilare un film in qualunque altra lingua che non sia l’italiano, oppure mi consenta, ma in questo momento, sento anche una certa gelosia e invidia nei miei confronti.
Burton dal canto suo aveva detto a tal proposito poco prima: