Squid Game è oramai divenuto un fenomeno di massa incontrollabile. Sebbene Netflix l’abbia vietata ai minori di 14 anni, nel mondo si stanno moliticando i casi di bambini che emulano quanto visto nello show. L’Italia, ovviamente, non fa eccezione (qui un caso a Roma). Per questo motivo il Moige (MOvimento Italiano GEnitori) ha deciso di denunciare la serie all’Agcom (L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni).
Chi offre intrattenimento dai contenuti violenti ed estremi sia responsabile dei danni ai minori – dichiara Elisabetta Scala, vicepresidente dell’associazione. I gravi episodi in seguito alla visione della serie tv confermano che non basta segnalare un prodotto come inadeguato ai bambini per salvarli dai rischi, ma che sia urgentissimo adoperare tutti gli strumenti, tecnologici ed educativi per impedire la visione almeno agli under 14.
Andando avanti con la nota, la signora Scala ha anche portato delle proposte concrete direttamente al gigante dello streaming per limitare la fruizione di Squid Game ai minori.
Chiediamo non solo a Netflix come a chiunque offra contenuti potenzialmente dannosi per i minori, con alto rischio di emulazione e pericolo per la salute fisica e psichica, di mettere in atto ogni azione possibile per limitare l’accesso a questi contenuti – continua la vice presidente -, e di fare in modo che i genitori e gli adulti di riferimento siano facilitati nella loro azione di controllo e tutela.
Proponiamo a Netflix di provvedere con urgenza all’immediato inserimento all’inizio degli episodi di Squid Game di introduzioni e guida non skippabili sui contenuti violenti della serie e sull’utilizzo del parental control, che consente di filtrare l’accesso in base all’età – aggiunge ancora -. Abbiamo già segnalato il caso all’Agcom perché prenda i provvedimenti del caso nei confronti della piattaforma
Cosa ne pensate di questa denuncia? Ha senso secondo voi? Fateci sapere la vostra opinione, come sempre, nei commenti.