Le peggiori Tragedie avvenute sul set: da Brandon Lee a The Twilight Zone

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Tutte le volte in cui un set di un film è stato teatro di una tragedia

Non sempre, purtroppo, i set cinematografici sono luoghi sicuri. Questo vale per le condizioni di lavoro di un tempo, prive di controlli e regolamenti, che davano adito purtroppo ad incidenti tragici e impensabili; ma anche per quelle di oggi, come dimostra il famoso caso di Brandon Lee e quello, recente e sconvolgente, della direttrice della fotografia Halyna Hutchins.

Partiamo da quest’ultima, uccisa da un colpo di pistola “reale” sparato inavvertitamente da Alec Baldwin sul set del film Rust, il 21 ottobre 2021. Le dinamiche dell’incidente sono ancora da chiarire e gettano ombre sulle modalità di simulazione di sparatorie e scontri con armi da fuoco sul set.

Tornando indietro incontriamo, nel 1993, l’incidente del tutto simile occorso durante le riprese del film The Crow, con protagonista Brandon Lee, figlio del leggendario Bruce Lee. L’attore rimase ucciso dopo essere stato colpito da un proiettile sparato dal collega Michael Massee. Recentemente la famiglia di Lee è intervenuta anche sulla vicenda Baldwin, data la somiglianza dei due incidenti.

La storia del cinema, purtroppo, è colma di tragedie simili, avvenute nelle più disparate circostanze. Possiamo tornare indietro fino al 1915, quando l’attore Charles Chandler trovò la morte sul set del film The Captive di Cecil B. DeMille sembre a causa di un proiettile, sparato in quel caso da un fucile.

Nel 1984 l’attore Jon-Erik Hexum morì in un modo terribile durante una pausa dalle riprese del film Cover Up, giocando alla roulette russa con una pistola di scena che credeva innocua. Nel 2018 invece un tecnico del suono, Bryce Dion, si trovò ucciso in una sparatoria girando il documentario Cops, quando la polizia fece fuoco contro un rapinatore.

“Nessuno dovrebbe mai essere ucciso da una pistola sul set di un film. Punto”.

E questo solo per quanto riguarda le morti causate da armi da fuoco. Se parliamo di una più vasta gamma di incidenti fatali, la lista si allunga terribilmente. Cominciamo dal regista Kenneth Hawks, fratello del leggendario Howard Hawks. Costui rimase ucciso assieme ad altri nove uomini durante delle riprese aeree (una collisione in volo) sul set del suo film Such Men Are Dangerous, nel 1930.

Nel 2004 Neal Fredericks, direttore della fotografia di The Blair Witch Project, annegò dopo essere precipitato a bordo di un aeromobile al largo della costa della Florida durante la realizzazione del film horror CrossBones. Un altro direttore della fotografia, Chan Kwok-Hung, morì anch’egli di annegamento durante una ripresa subacquea, nel 2014, sul set del film di Jackie Chan intitolato Skiptrace.

Ci sono anche casi nei quali non un singolo individuo ma intere crew al lavoro su film famosi o meno sono incorse in fatalità imprevedibili. Famoso, nel 1956, il tragico destino toccato ad almeno 91 partecipanti alle riprese del film The Conqueror; film che venne girato in una zona del Nevada in precedenza sito di diversi test nucleari. Svilupparono tutti il cancro e più della metà di loro ne morirono.

Nel 1989 un incendio scoppiò sul set del film indiano The Sword of Tipu Sultan, facendo perdere la vita a 62 persone, tra cast e crew. E ci sono anche casi più celebri, come quello del celebre film Fitzcarraldo di Werner Herzog. Diverse comparse tra gli indigeni persero la vita durante le riprese dell’epica storia ambientata in Perù all’inizio del secolo scorso.

Bisogna citare, infine, la tragedia avvenuta dietro le quinte di The Twilight Zone, il film basato sulla serie anni ’60 ideata da Rod Serling. Uno dei quattro registi coinvolti nel film, John Landis, si ritrovò al centro della polemica dopo la morte terribile, sul set, di un attore e di due bambini. Vi abbiamo raccontato di questa particolare tragedia in questo articolo.

Fonte: The Guardian