Mufasa, cioè il Re Leone, viene ucciso dal fratello Scar, che progetta di impossessarsi del trono. Il trauma qui non scaturisce tanto dall’uccisione del personaggio in sé, quanto dai sensi di colpa poi provati da Simba per le conseguenze estreme della sua disobbedienza, prontamente rinfocolati da Scar, deciso a liberarsi in un colpo solo anche dell’erede al trono.
4. La Notte sul Monte Calvo (Fantasia, 1940)
C’è da dire che già la composizione stessa di Modest Mussorgsky, eseguita per la prima volta nel 1886, metteva davvero paura. Quando poi Disney e i suoi decidono di dare vita al satanico Chernabog proprio su queste note, è impossibile trattenere i brividi. Le immagini terrificanti della grande notte del sabba sono ancora tutte bene impresse nelle nostre menti.
3. La trasformazione di Grimilde (Biancaneve, 1937)
Se già noi dalla comparsa della perfida strega in Biancaneve siamo rimasti terrificati, possiamo solo immaginare quale possa essere stato l’effetto sui bambini degli anni ’30. Ciò che più fa paura è che la strega stessa attende fino all’ultimo per mostrare il proprio volto, come se sapesse di trovarsi di fronte ad un pubblico spaventato.
2. Lucignolo si trasforma in ciuco (Pinocchio, 1940)
Una scena da pelle d’oca: Lucignolo, vittima dei vizi del Paese dei Balocchi e della propria immoralità, si tramuta in un ciuco. La trasformazione è allucinante perché il povero ragazzo si accorge in tempo reale del proprio cambiamento, non potendo fare altro che chiamare disperato soccorso e… la mamma. Il momento in cui scorgiamo solo l’ombra di ciò che diviene di lui, è puro terrore.
1. La madre di Bambi viene uccisa dal cacciatore (Bambi, 1942)
La scena che ha segnato l’infanzia di generazioni di bambini, e per un semplice motivo: molti di essi, esattamente come Bambi, ancora non potevano avere una concezione definita della morte. Infatti il povero cerbiatto fatica anche solo semplicemente a realizzare l’enormità di quel che è successo, e come la sua vita cambierà di conseguenza. Intenso e… tremendo.