Tutto vero: addio a Kanye Omari West, benvenuto Ye
Non possiamo dire di essere esattamente sorpresi: da Kanye West, ehm, da Ye c’è da aspettarsi davvero di tutto. Quindi questo suo cambio legale di nome non arriva proprio come una decisione inconcepibile per un personaggio del genere e del resto non è nemmeno la cosa più assurda che abbia mai fatto.
Ye, come il titolo del suo album (a questo punto omonimo) del 2018, si farà da oggi chiamare così. Solo una sillaba, niente cognome o sigle. In effetti tra lui e il figlio del suo amicone Elon Musk, X AE A-XII, davvero le celebrità stanno gareggiando in eccessi di bizzarria senza precedenti.
Il rapper aveva lanciato la sua petizione per il cambio di nome già in agosto e ora, a quanto pare, un giudice l’ha approvata legalmente. Resta da vedere se il cambiamento sarà defintivo; se si tratti di uno scherzo o di una boutade temporanea; se vedrà altri nomi (Yeezy?) aggiunti al primo; o se l’artista di Chicago deciderà magari in un secondo momento di tornare al suo nome originale.
Del resto, a ben cercare la storia della musica non manca di precedenti simili. Verrà subito in mente a tutti il caso di Prince, che all’inziio degli anni novanta aveva addirittura adottato come nome (d’arte) un simbolo impronunciabile. Insomma, che Ye segua nel solco di questa tradizione non è cosa di cui stupirsi.