Romanzo Criminale: i 10 migliori momenti di una serie inimitabile [LISTA]

Abbiamo deciso di stilare la nostra personale classifica dei momenti migliori visti nelle due stagioni di Romanzo Criminale - La Serie

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7) Bufalo ruba la bara del Libanese

All’inizio della seconda stagione la banda è scossa dalla morte del loro leader, Il Libanese, ucciso alla fine della prima. Ad essere particolarmente colpito è Bufalo, compagno fin dall’infanzia del suo capo che, in preda alla follia e al dolore, decide di compiere un gesto assurdo e ormai iconico.

Si reca in obitorio e ruba la bara del Libanese e la trascina per le strade della città fin sul furgone sulle note di Total Eclipse of the Heart di Bonnie Tyler. Il tutto si conclude non con una sparatoria o con l’ennesima esplosione di violenza, bensì con un momento di puro cordoglio dell’intera banda. I criminali decidono di fare “l’ultimo giro con Libano”. Ordinano da mangiare e da bere e si mettono a scherzare e ridere con il loro leader come se fosse davvero ancora lì con loro.

Un momento che potrebbe apparire grottesco ma che invece ci spiega perfettamente l’affetto sincero che, fino a quel momento, ha tenuto insieme la Banda della Magliana. Affetto che, tuttavia, è destinato a rovinarsi irremediabilmente da lì a poco. Sono esseri umani in fin dei conti e questo è uno dei momenti con i quali Romanzo Criminale ce lo ricorda.

6) La conquista del carcere

Siamo a metà della prima stagione e i nostri sono finiti tutti in carcere a causa del Sardo. Il pericolo di essere imprigionati lungamente è breve. Tuttavia in quello stesso luogo c’è il Cannizzaro, fratello dei 3 che i nostri hanno ucciso nella primissima puntata. Questi vuole vendetta e mette in pericolo la vita dei membri della banda. In loro soccorso arriva Don Macrì, Boss della ‘Ndrangheta che comanda il carcere e che offre la sua protezione ai nostri in cambio di alcuni lavori.

Tuttavia la banda non ama lavorare per qualcun altro e decide invece di prendere il comando di Regina Coeli. Dunque riescono ad uccidere il Cannizzaro e mettere alle strette Don Macrì che, a fine episodio, è costretto a farsi traferire al sud. Rimarchevole inoltre la presenza di un personaggio che mai più vedremo in Romanzo Criminale ma che resta comunque impresso. Si trattra di Gerardo il Barbaro, spietato criminale ormai invecchiato finito all’ergastolo e che diviene compagno di cella di Libano. Questi finisce nei quai per aver portato in cella un coltello e Gerardo lo salva prendendosi la colpa.

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Dunque Libano per sdebitarsi decine a fine puntata di andare dalla figlia del compagno che non vede da moltissimi anni. Tuttavia ad aprire la porta c’è la moglie di Gerardo che caccia via Libano con un’ennesima frase iconcica “Quelli come Gerardo vivono soli e morono soli”. Uno degli episodi migliori dell’intera serie. Vedere per credere.

5) Pijamose Roma

Siamo alla fine del primissimo episodio. La Banda ha ottenuto il riscatto a seguito del rapimento del barone Rosellini e si trova davanti a una montagna di soldi. Tutti pensano già a cosa comprare con tutto quel denaro. Tutti tranne Libanese. Lui ha un altro piano in mente. Investire quei soldi in droga, gioco d’azzardo e simili per divenire la più grande e importante banda criminale di Roma. “Pijamose Roma” prima degli altri.

Gli altri membri sono titubanti, tuttavia alla fine accettano tutti. Con un’unica eccezione, Satana. L’allibratore che ha adescato il conte è contrario a questa associazione di criminali e decide di andare via prendendosi la sua parte per intero: “Sta città non se la pijerà mai nessuno perchè Roma non vole capi”. I rimanenti membri decidono dunque di rimettere in un fondo comune quasi tutti i loro soldi per creare la più enorme macchina criminale mai vista a Roma. Il discorso del Libanese, il montaggio che indugia sui volti attoniti ma poi convinti degli altri, la montagna di soldi sul tavolo da biliardo di Franco, il concetto di democrazia tra criminali.

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Ogni cosa è perfetta, al posto giusto per rendere perfettamente l’idea di nascita, di genesi di una storia che avrebbe segnato per sempre la storia della Città Eterna e di tutta l’Italia. Momento perfetto e marchiato a fuoco nell’anima di tutti i fan di Romanzo Criminale.

4) Freddo e Roberta al Lunapark

Sebbene Romanzo Criminale racconti di una spietata banda di criminali, i momenti nei quali ci viene ricordato che sono anche degli esseri umani non mancano. Tra le sequenze di questa particolare categoria le più emozionanti sono sicuramente quelle che hanno protagonisti Freddo e Roberta. Lui è un uomo tormentato, destinato alla sofferenza e alla solitudine al quale provoca gioia solo una cosa, la sua Roberta.

La loro storia è diffiicile fin dall’inizio; lei infatti era fidanzata col fratello di Freddo, Gigio, cosa che innescherà una serie di conseguenze tragiche per il ragazzo e che porteranno il nostro protagonista a soffrire terribilmente per i sensi di colpa. Tuttavia alcuni momenti di sincero amore tra lui e Roberta sono divenuti assolutamente iconici. Uno su tutti, la loro gira al Lunapark. Sul sottofondo musicale rappresentato da Albachiara di Vasco Rossi i due si divertono, giocano e si godono quel momento di felicità.

In un montaggio breve ma intenso ci viene mostrata tutta l’alchimia di coppia tra i due che rappresenterà un tema cardine della storia. Tuttavia Freddo è sempre uno spietato criminale e la serie non vuole farcelo dimenticare. Ecco che dunque alla fine della giornata prende in mano una pistola giocattolo che gli riporta alla mente i tremendi crimini perpetrati. Il sorriso sparisce, la felicità con lui. Quel flebile momento di normalità è terminato.